Vende il suo corpo in casa: lo choc del paese di Vernio

I vicini scioccati per i bambini: "Ma i suoi figli come può crescerli in questo modo? Che persone diventeranno?".

Vende il suo corpo in casa: lo choc del paese di Vernio
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Un anno fa uscita su BISENZIOSETTE l'articolo sulla storia di una donna che da anni ormai vende il suo corpo in casa sua a Vernio, a poche camere di distanza da dove dormono i due figli.

Vende il suo corpo in casa: lo choc del paese di Vernio

Fa il mestiere più antico del mondo, lo fa per scelta, non viene sfruttata da nessuno e lo fa in casa sua a Vernio. A prendere questa strada è stata una giovane donna che ha deciso di vendere il proprio corpo per guadagnarsi da vivere. Eppure la sua non è una storia a lieto fine stile Pretty Woman, non lo è per lei, ma ancora meno per i suoi due figli.
Carlotta, nome di fantasia che abbiamo scelto per lei soprattutto per tutelare i suoi figli minorenni, quello che fa lo ha scelto è vero, ma non si può dire altrettanto per i suoi bambini.
Ha due figli in età scolare che ogni giorno vedono entrare uomini di ogni tipo in casa loro.

In paese tutti lo sanno

A Vernio la storia di Carlotta è piuttosto conosciuta. Una donna piuttosto giovane che ha fatto scelte sbagliate nella sua vita e che ora ha deciso di vendere il proprio corpo in casa.
Non ha grossi imprenditori benestanti che comprano il suo tempo per una cena di lavoro come un Richard Gere con Julia Roberts, ma solo uomini del paese, più o meno giovani, che bussano alla sua porta per mezz’ora di piacere.
Una storia più simile a Bocca di Rosa proprio perché nella frazione dove abita Carlotta tutti sanno cosa fa e quando lo fa.
«Si sa eccome cosa succede – raccontano alcune persone che abitano vicine – e si ci vanno anche uomini di Vernio e a quanto pare non hanno paura di quello che si può dire di loro. Si vedono bazzicare quella zona anche ragazzi molto giovani, speriamo solo che anche loro non frequentino la sua casa ma non lo sappiamo».

La preoccupazione per i due bambini

Quello di cui si dicono più preoccupati in paese sono i figli di questa giovane madre.
«Lei una famiglia ce l'aveva e sono anche brave persone. Ma i suoi figli come può crescerli in questo modo? Che persone diventeranno?».
Sembra che la donna a volte eserciti anche mentre ci sono i suoi bambini in casa.
«E’ possibile che i servizi sociali non sappiano niente? Bene o male tutti in paese si sa quindi com’è possibile che loro non ne sappiano nulla e non intervengano?».
La donna svolge la sua professione in casa sua, non c’è sfruttamento di prostituzione e non c’è reato. Lei può fare quello che vuole e le forze dell’ordine non possono e non devono intervenire in questi casi.
Allora spetta ad altri cercare di tutelare queste due creature, costrette a vivere in un ambiente che, se confermato che la donna si prostituisce anche con loro in casa, sarebbe del tutto inadeguato e malsano per loro.
Il grido d’allarme arriva dagli stessi verniotti concittadini della nuova Bocca di Rosa, forse dalle stesse persone che, legalmente, decidono di godere dei servizi di questa donna, ma che si sentono colpevoli nel sapere di questi due bambini che giocano nella stanza accanto.
La speranza è che questa denuncia serva a fare luce su questa situazione, in aiuto soprattutto di questi due bambini.
Bocca di Rosa metteva l’amore sopra ogni cosa, ma non la si può mettere sopra il bene di due bambini che devono crescere.

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