Utilizzano un disturbatore tipo “Jammer” per rubare un’auto in zona Stadio
Gli investigatori sono ora a lavoro per accertare eventuali responsabilità degli indagati per analoghi episodi avvenuti in città
Ieri sera la Polizia di Stato ha arrestato una coppia di 50enni italiani, una donna ed un uomo, sorpresi subito dopo aver commesso un furto aggravato di un’autovettura in zona Stadio.
Utilizzano un disturbatore tipo “Jammer” per rubare un’auto in zona Stadio
Intorno alle 22.00 infatti, l’attenzione dei Falchi della Squadra Mobile della Questura, durante uno specifico servizio finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dei reati predatori, è stata catturata dai due che, scesi da un’auto, si sono avvicinati ad un altro veicolo parcheggiato lungo via Fibonacci.
L’uomo era intento ad armeggiare sul mezzo, mentre la donna, poco distante, si guardava intorno, facendo verosimilmente da “palo” al presunto complice.
Al suono d’accensione del motore del mezzo, i poliziotti sono subito intervenuti andando a chiudere tutte le possibili vie di fuga alla coppia e procedendo con i controlli del caso.
All’interno dell’abitacolo dell’autovettura “presa di mira”, trovata con il blocco d’accensione spaccato, gli agenti hanno scovato, dentro di un’anonima borsetta rossa, un disturbatore di segnali d’allarme tipo “Jammer” utilizzato per inibire il sistema di sicurezza dell’antifurto.
Da successivi controlli, i Falchi hanno trovato addosso a lui un cellulare, diverse chiavi ed un cacciavite, e nella borsa di lei altri due telefoni, uno dei quali identico a quello trovato all’uomo, presumibilmente usati dalla coppia come una sorta di “walkie talkie” per le brevi comunicazioni.
Da una prima ricostruzione i due avrebbero messo in atto quella che gli investigatori ritengono essere una rodata tecnica per forzare i sistemi di sicurezza delle auto.
I due malfattori sono finiti in manette con l’accusa di furto aggravato in concorso e per l’uomo è scattata anche una denuncia per il reato di possesso di grimaldelli e chiavi alterate.
Inoltre gli investigatori sono ora a lavoro per accertare eventuali responsabilità degli indagati per analoghi episodi avvenuti in città.