Il caso

Bucchioni bloccato su Twitter da Nardella: "Non accetta le critiche per lo stadio?"

Il sindaco di Firenze ha dichiarato di non essere a conoscenza del fatto

Bucchioni bloccato su Twitter da Nardella: "Non accetta le critiche per lo stadio?"
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C’è una notizia che sta creando un acceso dibattito nella città di Firenze. Il sindaco Dario Nardella ha bloccato su twitter il giornalista Enzo Bucchioni che, ai microfoni del TG di Italia 7, si è dichiarato sorpreso quando si è accorto che il suo account non poteva più interagire con quello del primo cittadino di Firenze. 

 

Il giornalista sorpreso della censura ai microfoni di Italia7

Il giornalista, mostrando alle telecamere lo schermo del suo smartphone, si chiede il motivo di tale sbarramento: “E’ stata una sorpresa che mi ha fatto sorridere. Nardella si è sempre posto come il paladino della libertà, un sindaco di apertura totale e, non lo nego, l’ho anche votato”. 

Il motivo le critiche sulla ristrutturazione dello stadio?

Bucchioni al microfono del giornalista dell’emittente toscana si rivolge al sindaco: «Cosa avrò fatto di così male per meritarmi il blocco? Suppongono che il nodo della questione sia lo stadio. Dal giorno in cui questa idea di Nardella di ristrutturare il Franchi con i soldi del PNRR, ho sempre sostenuto negli ultimi due anni e mezzo che sia una soluzione inadatta, una follia urbanistica. Ho sempre combattuto questa idea proponendo di utilizzare i soldi pubblici per altre soluzioni». 

«Credo che la critica sia lecita - continua Bucchioni - me lo consente il ruolo di giornalista e cittadino di Firenze. Troppo facile la soluzione di Nardella che mi toglie la parola dai social. Mi sembra antipatico come atteggiamento. Quindi - conclude  il giornalista - il sindaco può fare quello che vuole ma ci rendiamo conto che spesso qualcuno semina bene ma poi all’atto pratico non conferma ciò che dice». 

Se Nardella non sa nulla parli con il suo SMM

I giornalisti di Italia7, per chiudere il cerchio, hanno provato a chiedere una spiegazione al primo cittadino di Firenze che, lapidario, ha semplicemente dichiarato: “Non sapevo nulla di questa vicenda”. 

Allora, in questo caso, ci chiediamo: chi è il censore di Bucchioni? Il social media manager? Oppure Nardella non ha detto la verità davanti alle telecamere di Italia7? 

Fa comunque riflettere come oggi i social network abbiano cambiato gli equilibri dei rapporti tra la stampa e le istituzioni. Se le testate ufficiali sembrano sempre più allineate al potere, chi dissente dal pensiero dominante sui social network viene bannato. 

Eppure, fin troppo spesso i nostri politici vorrebbero fare lezione di democrazia ai giornalisti che provano a essere liberi e insegnarci che internet avrebbe dovuto connetterci di più anche per confrontarsi serenamente sulle diverse idee che si possono avere sulla società e in questo caso sulla città di Firenze. 

Come andrà a finire? Bucchioni sarà riabilitato, oppure prima o poi Nardella ci spiegherà il motivo della censura?

Andrea Spadoni

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