Striscioni al Franchi, la risposta di Nardella: "La Fiorentina sapeva, porteremo a termine il progetto"
Il presidente della Regione Giani ha incontrato il Ministro: "Disponibilità a posticipare l'inizio dei lavori"
La questione stadio infiamma Firenze. Da una parte i tifosi della Fiorentina, nello specifico la curva Fiesole, dall’altra l’attuale sindaco della città, Dario Nardella, che si trova a gestire uno dei temi chiave della sua amministrazione pochi mesi dalle elezioni in cui cederà il testimone al prossimo primo cittadino.
Il faccia a faccia non è di quelli ruvidi dove le cose che ci sono da dire si espongono tutte. La polemica è partita dai rappresentanti del tifo organizzato della Viola che domenica scorsa, 14 dicembre, hanno esposto striscioni con messaggi in cui non l’hanno certo mandata a dire al sindaco:
“Nardella tranquillo, alla copertura ci si è pensato noi”; “Firenze e Fiorentina connubio per l’eternità”. In altri striscioni si è fatto addirittura riferimento anche alle origini napoletane di Nardella.
Il tema specifico riguarda ovviamente i lavori di ristrutturazione in previsione allo stadio “Franchi” per i quali sono già stati assegnati 150 milioni di fondi pubblici e che dovrebbero partire a breve. Una condizione che, però, obbligherebbe la Fiorentina e identificare una struttura sportiva dove giocare le gare casalinghe perché a Campo di Marte non si potrà disputare nessuna gara per almeno 48 mesi. Nel tempo si erano pensate diverse soluzioni, tra le quali, lo stadio Castellani di Empoli.
I tifosi, Firenze, non la vogliono lasciare e sono stati definitivi nei messaggi che hanno fatto arrivare a Palazzo Vecchio. Nardella, il giorno successivo alla domenica delle proteste durante la partita di Serie A contro l’Udinese, ha diffuso un comunicato stampa in cui ha cercato di chiarire la sua posizione, tirando in ballo anche la Fiorentina.
“C’è un progetto che ha vinto e abbiamo portato a casa ben 200 milioni. Purtroppo di questi, 50 milioni sono stati persi dal Governo per i motivi noti, però ci sono 150 milioni assegnati che abbiamo il dovere di utilizzare. Dal 2022 tutti lo sapevano e ne abbiamo sempre parlato, lo sapeva la Fiorentina”.
“La Fiorentina nel 2022 ci ha chiesto di rimanere a giocare al Franchi per la stagione 2023-2024 e invece di giocare fuori dal Franchi per le stagioni 2024-2025 e 2025-2026, poi sono cambiate le preferenze, a quel punto ci siamo organizzati ancora una volta per supportare la società e abbiamo individuato il Padovani come una delle migliori soluzioni, soprattutto ispirandoci ai casi di Bologna e Cagliari. Questi sono i fatti. Per il Padovani abbiamo investito 10 milioni. Certo se lo avessimo già saputo nel 2022 ci saremmo mossi prima”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani:
“Ho parlato con il Ministro Affari europei e Pnrr Raffaele Fitto, a margine dell’appuntamento per la costruzione dell’accordo di programma Stato-Regioni sul fondo di sviluppo e coesione. È stata l’occasione per scambiare due battute sul tema dell’impianto sportivo della città. L’ho trovato responsabile e disponibile nel trovare una soluzione per cominciare i lavori in ritardo, in modo da poter offrire con più concretezza la soluzione di dove giocherà la Fiorentina".