dopo il crollo del pavimento

Stop ai matrimoni civili al Giaccherino: il Comune toglie la convenzione

Intanto, la Procura ha aperto un'inchiesta per lesioni colpose e omissione di lavori necessari per i rimuovere i pericoli

Stop ai matrimoni civili al Giaccherino: il Comune toglie la convenzione
Pubblicato:

E' scritto nero su bianco nella determina del Comune di Pistoia. Stop ai matrimoni civili al convento del Giaccherino dopo il crollo del pavimento avvenuto la sera di sabato 13 gennaio 2024 durante il matrimonio di una giovane coppia.

"Sospensione efficacia del contratto di comodato d'uso di locali e o ambienti, comprese le aree a verde di pertinenza, costituenti parte dell'immobile", si legge nel documento. Un atto dovuto, certo.

La decisione del Comune di Pistoia

"Dichiariamo di sospendere temporaneamente l’efficacia del contratto di comodato d’uso del complesso immobiliare per la celebrazione di matrimoni con rito civile, a seguito dell’istituzione dell’ufficio di stato civile, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza come da specifiche disposizioni imposte con l’ordinanza del Servizio urbanistica e assetto del territorio.

Si notifica il presente atto tramite Pec alla Società Rinascimento Srl, in persona dei suoi legali rappresentanti pro tempore, Roberto Tonti e Aldo Fabbrini, proprietaria dell’immobile denominato ex Convento di Giaccherino. Conseguentemente si intendono sospesi gli utilizzi del complesso immobiliare “Ex Convento di Giaccherino“ per la celebrazione dei matrimoni con rito civile fino a diversa determinazione".

L'accordo per celebrare i matrimoni con rito civile all'interno dell'edificio porta come sigillo l'anno 2015. Allora era un modo per restituire alla comunità un luogo straordinario cui costruzione risale all'inizia del XV secolo. Adesso lo strappo, dopo la tragedia sfiorata, con quello che era considerato "una location per eventi esclusivi in Toscana", ma che è diventato un incubo per la coppia di sposi fiorentini.

Il pavimento crolla durante i festeggiamenti: il video

 

La storia dell'ex convento

Il primo impianto della struttura, come si legge sul sito, risale all’inizio del XV secolo. Ad avviare i lavori fu Gabriello Panciatichi, un ricco banchiere di Pistoia che praticava l’usura e che, in età avanzata, cercò di guadagnarsi un posto in paradiso attraverso donazioni e opere di bene. "Nel nucleo iniziale del complesso c’erano una piccola chiesa, un refettorio, due chiostri, la cucina e l’infermeria". Poi la struttura diventò uno dei più importanti centri francescani in Toscana, luogo di studio e sede della riunione periodica per i Capitoli della Provincia. Fino ad oggi, prima un posto da favola, poi luogo di un terribile incidente.

Inchiesta per lesioni colpose

La Procura di Pistoia, diretta dal procuratore capo Tommaso Coletta, ha disposto il sequestro dell'edificio e ha aperto un fascicolo di indagine, al momento a carico di ignoti, per lesioni colpose (articolo 590 del codice penale) e omissione di lavori necessari per i rimuovere i pericoli (art. 677). Saranno le indagini ad accertare le cause del tragico incidente e le eventuali responsabilità anche sulla base dei risultati delle perizie che verranno effettuate. Al momento si ipotizza un cedimento strutturale del pavimento.

Il fascicolo è stato aperto, al momento a carico di ignoti, per i reati di disastro colposo e lesioni colpose. L'ex convento francescano fu costruito nel ‘400 e, dopo essere stato ceduto a una società privata, era stato oggetto di ristrutturazione a partire dal 2007.  Nel 2015 il convento è stato trasformato in location per matrimoni ed eventi privati. Le indagini dovranno accertare se la sala poteva essere adibita a sala da ballo.

Seguici sui nostri canali