Dopo la rivolta

Sollicciano: 80 detenuti trasferiti, 2 sezioni chiuse e 51 nuovi agenti in arrivo

Prima del suicidio del tunisino di 20 anni era già pronta una lettera esposto da consegnare in Procura

Sollicciano: 80 detenuti trasferiti, 2 sezioni chiuse e 51 nuovi agenti in arrivo
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Ottanta detenuti saranno trasferiti entro una decina di giorni fuori dall’inferno di Sollicciano: 20 sono già stati spostati ieri, sabato 6 luglio, in altre carceri toscane, altri 10 da domani, lunedì 8 luglio, andranno  fuori regione. Due sezioni del carcere fiorentino, la 5 e 6 del padiglione giudiziario, inoltre sono state chiuse. Sono i primi effetti del suicidio di Fedi, il  ragazzo tunisino di 20 anni che si è tolto la vita due giorni fa a Sollicciano e della successiva rivolta dei detenuti.

La lettera esposto prima del suicidio

Intere sezioni allagate dopo il necessario intervento dei vigili del fuoco per spegnere materassi, arredi e oggetti andati in fumo durante la dura contestazione dei ristretti. Protesta andata in scena dopo che il popolo carcerario ha saputo della morte del giovane compagno, impiccatosi con le lenzuola nella propria cella, ma che covava sotto la cenere da diversi giorni perché caldo, cimici, mancanza d’acqua avevano  esasperato gli animi, tanto che nell’ultima settimana dopo i gesti dimostrativi, i detenuti avevano consegnato ai propri legali una lettera-esposto da consegnare in procura.

La Polizia davanti ai cancelli del carcere di Sollicciano dopo la rivolta

Arrivano 51 nuovi agenti di custodia

Da qui, l'alleggerimento non temporaneo ma strutturale di detenuti, per dirla con il sottosegretario alla giustizia di Fdi Andrea Delmastro, che apre alla possibilità di un dialogo tra il Ministero di Grazia e Giustizia e le amministrazioni locali. A Firenze, sono in arrivo anche altri 51 agenti penitenziari. Qualcosa insomma si muove, ma l’emergenza Sollicciano si mostra drammatica, immediata. Gli spazi per i reclusi, già in sovrannumero, si sono ridotti ancora.

E all'orizzionte non s'intravede nessun progetto sociale e di lavoro serio  che possa dare ossigeno e qualche risorsa economica ai detenuti, come invoca il garante fiorentino Eros Cruccolini. Sul piatto ci sono il degrado delle facciate, i bagni delle celle non conformi, il muro di cinta instabile, il teatro femminile inagibile, il solaio della chiesa con guai strutturali. Al momento  i lavori previsti: riguardano solo i da 2,6 milioni di manutenzione delle facciate, ma solo appena saranno svolti i rilievi per dotare le celle di docce. Già, ma quando?

Un "overbooking" di 156 detenuti

Intanto i numeri sono sempre più drammatici: l’ultima rilevazione effettuata parla di 564 detenuti a fronte di 408 posti regolarmente disponibili a Sollicciano. I posti nelle celle non agibili però sono 89, quasi un quarto del totale e questo dà una dimensione della crisi. Ci sono poi 133 persone che non hanno a disposizione lo spazio minimo (3 metri quadri) sotto il quale si vìola la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. E' per questo che si è accelerato sui trasferimenti e sulla chiusura quinta e la sesta sezione del padiglione del giudiziario.

Giunta regionale straordinaria

Il problema Sollicciano è fatalmente diventato anche politico:  la giunta regionale guidata da Eugenio Giani domani si riunirà in una seduta straordinaria dedicata alla situazione carceraria toscana stanziando 500 mila euro. Tra i progetti in vista a Sollicciano, rivendica Fdi col coordinatore regionale Fabrizio Rossi, c’è anche un nuovo edificio, 500 mila euro, un capannone per attività lavorative dei detenuti (come un laboratorio di pelletteria), opera naufragata già nel 2021 e nel 2022, adesso tutto nelle mani della gara del Mit.

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