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LA TRAGEDIA DI PISTOIA
Si è spento anche il piccolo Andrea. La madre Laura Porta era morta per un malore incinta di 8 mesi
Dopo una settimana di lotta tra la vita e la morte anche il figlio di Laura Porta si è spento tra le braccia del padre
Sarebbe diventata madre tra nemmeno un mese ma un malore ha spazzato via i sogni suoi e della sua famiglia. Laura Porta, 37enne infermiera di Pistoia, è morta a causa di una emorragia cerebrale mentre era incinta di otto mesi. Dopo una settimana alla tragica notizia se ne aggiunge un'altra altrettanto drammatica. Anche il figlio Andrea, nato con parto cesareo d'urgenza e ricoverato all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, è morto dopo una settimana di lotta tra la vita e la morte.
La tragedia di Pistoia
Il dramma era iniziato domenica 18 febbraio 2024 quando attorno alle 13.30, Laura, la quale si trovava in bagno, ha accusato un malore ed è caduta a terra. Il compagno Antonio, sentito il rumore, era corso in suo aiuto, chiamando immediatamente i soccorsi.
La corsa disperata al San Jacopo e la Tac dall'esito nefasto. Una emorragia celebrale che non le ha lasciato scampo. Da lì tutti gli sforzi si sono concentrati per salvare il piccolo Andrea. Nato d'urgenza con parto cesareo, era stato subito trasferito all'Ospedale Meyer di Firenze dove ha combattuto per una settimana intera fino a spengersi tra le braccia del padre.
Una famiglia spezzata
Laura Porta e Antonio Fasano si erano conosciuti nei corridoi del carcere La Dogaia di Prato. Lei era un'infermiera, nel 2021 in servizio per lo Studio Auxilium di Prato, e lui è una guardia carceraria. Insieme vivevano a Pistoia dove stavano costruendo il loro nido d'amore, in attesa di allargare la famiglia con l'arrivo del figlio Andrea.
Un quadro di amore e felicità spezzato all'improvviso come un fulmine che squarcia il cielo. Quattro giorni fa il funerale di Laura con una massiccia presenza della città per dimostrare affetto e vicinanza anche al padre. Tutta Pistoia adesso, e non solo, si stringe anche virtualmente accanto ad Antonio Fasano e alla famiglia di Laura.
