Presidio di fronte all'Abb E-Mobility di San Giovanni Valdarno: fissato incontro per riaprire la procedura dei licenziamenti
I lavoratori erano stati licenziati giorni prima tramite PEC. Proseguono le proteste anche alla ex Whirlpool di Siena
Sono 33 i lavoratori con contratto a tempo indeterminato dell'azienda Abb E-Mobility che hanno ricevuto una lettera di licenziamento via Pec nel pomeriggio di giovedì 14 novembre 2024. Il colosso della green economy - specializzato in produzione di batterie e colonnine da ricarica elettrica - aveva aperto lo stabilimento di San Giovanni Valdarno nel 2022 e dopo aver già deciso di non rinnovare i contratti a termine - con conseguente sfoltimento di circa 150 lavoratori - nell'assemblea di giovedì 7 novembre scorso ha annunciato che il prossimo intervento sarebbe arrivato sui contratti fissi.
Il presidio
Nella mattina di lunedì 18 novembre si è svolto il conseguente sciopero, con presidio di fronte alla sede dell'azienda. Una protesta alla quale ha partecipato anche la sindaca Valentina Vadi per "esprimere solidarietà e vicinanza a nome del comune di San Giovanni Valdarno nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie a seguito della procedura di licenziamento avviata dall'azienda per 16 operai e 17 impiegati".
La richiesta è stata quella di ritirare immediatamente i licenziamenti e aprire un tavolo condiviso che porti all'attivazione degli ammortizzatori sociali. Vadi ha annunciato di aver già preso contatti con il consigliere delegato per le crisi aziendali in Regione Toscana Valerio Fabiani per aprire un un tavolo istituzionale regionale.
Allo sciopero, organizzato dalle organizzazioni sindacali Rsu, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uilm e dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, hanno partecipato anche il consigliere regionale Marco Casucci, il sindaco di Bucine Paolo Nannini, il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai, l'assessore di San Giovanni Alberto Marziali, i consiglieri comunali di maggioranza Tessa Mugnai, Benedetta Bidini, Marco Bandini e di opposizione Lisa Vannelli.
A seguito dello sciopero - fa sapere la CGIL - è stato programmato per giovedì 21 novembre 2024 l’incontro tra le OO.SS. e l’Azienda per riaprire il tavolo sulla procedura di Licenziamento Collettivo.
Nuovo corteo alla Whirlpool di Siena
Le proteste proseguono anche a Siena dove di fronte allo stabilimento della ex Whirlpool nella mattinata di lunedì 18 novembre ha sfilato un corteo formato da circa 100 dipendenti dietro allo striscione "Rsu Beko Europe in lotta" e con slogan "Non molliamo mai". Continua ad essere incerto il futuro dell'azienda rispetto ai piani della proprietà turca. Ormai da mesi, circa 300 lavoratori sono in cassa integrazione e il 20 novembre è previsto un nuovo tavolo di confronto tra sindacati e azienda al Mimit a Roma. Nel frattempo, nel pomeriggio di lunedì una delegazione di lavoratori e i sindacati hanno incontrato la presidente della Provincia di Siena, Agnese Carletti.