Pistoia, violenza sessuale sulla nipotina: zio condannato a 12 anni
L'uomo, un trentenne italiano, avrebbe approfittato della piccola con cui all'epoca dei fatti conviveva
Un uomo di 30 anni, italiano è stato condannato a dodici anni di reclusione: era accusato di violenza sessuale aggravata dall' età della minore (meno di dieci anni) e dal vincolo di parentela: aveva abusato della nipotina, la figlia del fratello. Il processo, si è celebrato con la formula alternativa del rito abbreviato.
Le indagini dei carabinieri su questa drammatica vicenda erano state dirette dal sostituto procuratore di Pistoia Chiara Contesini che ha sostenuto l’accusa in aula e che una settimana fa aveva chiesto la dura condanna.
Le rivelazioni della bambina e la denuncia della madre
I fatti contestati risalgono a quando la bimba aveva dai sette agli otto anni. All’epoca c'era stata una convivenza, nella casa dei genitori, dello zio paterno. Tutto emerse quando la piccola confidò alla madre di aver subito violenza da parte dello zio. La madre la portò subito dalla pediatra e presentò la denuncia ai carabinieri.
L'uomo si trova agli arresti domiciliari
Il giudice per le indagini preliminari emise un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del trentenne che dopo un periodo di detenzione a Prato fu poi trasferito in Sicilia, dove risiede e dove si trova tuttora agli arresti domiciliari. Il giudice aveva disposto una perizia d’ufficio sulla bambina, svolta dalla psicologa Claudia Meini, che ne aveva accertato la capacità testimoniale, da cui l’incidente probatorio.
L'incidente probatorio
E in quella sede, davanti al giudice Patrizia Martucci la piccola ha riferito con precisione quanto era avvenuto. I genitori allontanarono subito l’imputato da casa con tatto e sensibilità nei confronti della bimba, alla luce del legame che aveva con lo zio, i cui legali hanno annunciato ricorso in appello.