Piccola di cinque anni morsa da una vipera: corsa in ospedale
La bambina è stata ricoverata all'ospedale Meyer
E' stata una corsa contro il tempo quella per una bambina di cinque anni di Borgo San Lorenzo dopo il morso di una vipera. Secondo quanto riferito dai genitori, la piccola stava giocando nei giardini vicino a casa sabato scorso, 9 settembre 2023.
Inizialmente, escluso un piccolo fastidio, la bambina non aveva sentito nulla. Ad accorgersi però del malessere i genitori che hanno chiamato il 118. Inizialmente la piccola è stata trasportata all'ospedale di Borgo San Lorenzo, pero essere trasferita al Meyer di Firenze.
E' qui che è arrivata anche la diagnosi dopo i primi accertamenti.
Cosa può causare il morso di una vipera
Il veleno di vipera è una sostanza proteica complessa con spiccata attività enzimatica; la sua tossicità è causata da alcuni polipeptidi che si legano a diversi recettori con azioni di diverso tipo in base al sistema aggredito: neurotossicità, emotossicità, cardiotossicità, miotossicità (o una combinazione di questi).
Il veleno della vipera è costituito anche da nucleotidi e protidi che servono ad immobilizzare, uccidere e iniziare a digerire le prede.
La letteratura identifica una mortalità dello 0,1% delle persone morse da una vipera e spesso per anafilassi e non per gli effetti del veleno in sé. La pericolosità, però, è dovuta principalmente alla azione emotossica che crea coagulopatie (azione emorragica per via di enzimi che a piccole dosi gelificano il fibrinogeno e creano coagulazione intravascolare disseminata mentre a grandi dosi lisano il fibrinogeno e creano emorragie) e a quella neurotossica, che può causare paralisi spastica, convulsioni, alterazioni della coscienza o edema cerebrale.
Altre complicazioni si possono verificare nel sito del morso, in cui avviene un danno diretto dell'endotelio dei capillari e che può infettarsi o andare incontro a necrosi o addirittura sindrome compartimentale: il veleno di vipera ha un’azione citotossica e necrotizzante a causa di numerosi enzimi che distruggono le proteine delle cellule alterando anche la permeabilità della membrana dei capillari, causando stravaso di elettroliti, albumina e globuli rossi attraverso le pareti vasali nella sede del morso.