Il caso

Pereira, ex sovrintendente del Maggio Musicale, rinviato a giudizio per peculato e malversazione

E' fissata per il prossimo 30 maggio l’udienza preliminare

Pereira, ex sovrintendente del Maggio Musicale, rinviato a giudizio per peculato e malversazione
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Ci sarà il 30 maggio l’udienza preliminare che vede accusato l’ex sovrintendente del Maggio Musicale, Alexander Pereira. Peculato e malversazione. Con queste accuse la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio.

Pereira, secondo la procura avrebbe usato i soldi della Fondazione del Maggio Fiorentino "per pagare spese non inerenti la sua funzione e non rimborsabili per contratto, come spese per trasloco, voli in aereo ed elicottero, pernottamenti in albergo".

A queste si aggiungerebbero altre spese. Per la Procura Pereira avrebbe ottenuto il pagamento diretto da parte di due fondazioni estere del canone di locazione della propria abitazione a San Casciano in Val di Pesa, "canone elargito per la sponsorizzazione del Maggio", scrivono i pm.

Contestati anche viaggi a Mosca e Francoforte

Insomma, si sarebbe appropriato di soldi della Fondazione, avendo la disponibilità di denaro dell'ente.
L’inchiesta, partita lo scorso 2022, fu innescata da un’interrogazione a Palazzo Vecchio dove FdI chiedeva spiegazioni su 60 mila euro spesi con la carta di credito della Fondazione Maggio Musicale per viaggi aerei e cene al ristorante.

Inizialmente la Procura aveva chiesto anche l'interdizione, ma l’aveva poi revocata in seguito alla nomina di Onofrio Cutaia come commissario straordinario della Fondazione.
A febbraio 2023 sono arrivate le dimissioni di Pereira, alla guida dell’ente dall’agosto 2019. L'ex numero uno del Maggio aveva ricevuto un avviso di garanzia per l’inchiesta della procura fiorentina relativa alle spese da lui sostenute durante la guida dell’ente.

Lui dal canto suo si è sempre detto innocente, respingendo qualsiasi accusa e parlando parlando di spese legittime, per cercare sponsor per il Maggio.

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