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Parrocchie della Piana, ecco i trasferimenti disposti dal cardinale Betori

"Non è facile trovare la strada maestra della responsabilità in mezzo alle tensioni che si sono create"

Parrocchie della Piana, ecco i trasferimenti disposti dal cardinale Betori
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Ecco tutte le modiche, i trasferimenti e le nomine disposte dal Cardinale di Firenze Giuseppe Betori, che riguardano le parrocchie della Piana Fiorentina.

Ieri con una lettera al clero il cardinale Betori ha annunciato i trasferimenti e le nomine.

"Quest'anno - ha scritto il cardinale - l’emergenza per la pandemia da coronavirus non ci permette di ritrovarci a metà giugno a Monte Senario. Affido perciò a questa lettera le indicazioni circa nomine e trasferimenti che andranno in vigore nel prossimo mese di settembre, facendole precedere, come è consuetudine, da alcune considerazioni e indicazioni generali".

Di seguito in sintesi  le modifiche che riguardano le parrocchie della Piana Fiorentina:

Vicariato di Campi Bisenzio: don Marcial Guillermo Gonzalez Araya viene sostituito da don Jikku Mathew  come vicario parrocchiale a Santo Stefano a Campi.

Vicariato di Sesto Fiorentino - Calenzano: don Leonardo De Angelis lascia la parrocchia di Santa Lucia a Settimello di cui diventa parroco don Reynold Corcino; la parrocchia di San Severo a Legri viene invece affidata come amministratore parrocchiale a don Razvan Laurescu parroco di Santa Maria a Carraia nonché amministratore parrocchiale di San Pietro a Casaglia.

Vicariato delle Signe: don Giovanni Prestianni è il nuovo parroco all’Immacolata Concezione alla Ginestra succedendo a don Fabrizio Poli; don John Bosco Mendonça torna in patria e parroco di San Pietro a Malmantile e di Santa Maria a Marliano diventa don Stefano Pieralli.

Novità hanno riguardato anche don Giovanni Momigli, per 25 anni parroco di San Donnino, e oggi cittadino onorario di Campi Bisenzio. Da settembre assumerà la guida pastorale di Santa Maria a Scandicci, di San Martino alla Palma e di San Zanobi a Casignano.

Il commento sui mesi difficili 

"In questi mesi - ha scritto ancora il cardinale rivolgendosi a tutto il clero -  più volte vi ho raggiunto con i miei scritti, accompagnando di volta in volta i provvedimenti del Governo, le disposizioni della C.E.I., le indicazioni della nostra Diocesi. Sono stati mesi difficili quelli che abbiamo dovuto vivere, in cui non è stato facile comporre esigenze diverse, a volte perfino contrastanti. E le difficoltà continuano a permanere. La chiave di lettura che di volta in volta ho cercato di offrirvi è stata quella di una prospettiva di equilibrio, che non intaccasse i principi, ma li collocasse nella concretezza delle situazioni. Non è facile trovare la strada maestra della responsabilità in mezzo alle tensioni che si sono create".

Saranno raccolte tutte le esperienze positive 

"Sarà importante raccogliere tutte le esperienze positive emerse in questi ultimi mesi, segnati dai limiti posti alla nostra azione pastorale pubblica ma anche assai ricchi nella scoperta di forme nuove di comunicazione e crescita nella fede, in particolare nelle nostre famiglie. Non dobbiamo disperdere questa ricchezza, che andrà traghettata, nelle modalità più opportune, nella pastorale parrocchiale del futuro. Infine, non dimentichiamo mai quello che è il traguardo a cui vogliamo giungere con il nostro Cammino: mettere insieme linee di lettura della realtà da condividere e priorità di azione pastorale da riconoscere, come pure ambiti privilegiati di presenza come cattolici nella società".

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