cronaca

Le campane della discordia a Sant'Angelo

Don Andrea Coppini: «Le campane sono state ferme per tre mesi per la sospensione delle Messe. Polemiche pretestuose».

Le campane della discordia a Sant'Angelo
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Le campane della discordia a Sant'Angelo

 

«L’eccessivo rintocco delle campane? Per quasi tre mesi non hanno suonato per la sospensione delle messe aperte al popolo, sono davvero polemiche pretestuose». Interpellato da Bisenziosette don Andrea Coppini,  parroco di Sant’Angelo a Lecore taglia corto e risponde alle polemiche suscitate non nascondendo il fastidio. «Anche io  in questi giorni – ha spiegato  –  ho letto sui social le protesta innescata da una cittadina che ha reputato eccessivamente fastidiosi i rintocchi delle nostre campane ma nessuno è mai venuto in parrocchia per dire alcunché. Non solo – ha precisato ancora – non è vero quanto segnalato dalla cittadina.  Durante  i giorni feriali le campane suonano soltanto alle 12, alle 17.30 e alle 18 per l’avvio della Santa Messa. E’ solo durante la domenica che le campane suonano alle 7.15, 7.30, 7.45, 10.45, 11 e 11.15. D’altronde dove ci sono le Chiese le campane hanno sempre suonato». Seconda la signese che ha innescato la protesta il ripetuto rintocco delle campane «ogni volta come se fosse Pasqua» disturberebbe la quiete pubblica impendendo alle persone di dormire, soprattutto la domenica mattina, quando chi lavora durante la settimana ha l’occasione per riposarsi maggiormente. La protesta non è nuova, negli anni passati anche in altre parrocchie della Piana Fiorentina si erano manifestate critiche contro gli eccessivi rintocchi che evidentemente non sono sempre un piacere per chi abita nei dintorni. Per molti cittadini si tratta di un suono abituale, tradizionale e  oramai familiare, mentre per altri lo scampanio mattutino è fonte di disturbo. Il dibattito è aperto da tempo tanto che la stessa Chiesa ha codificato l'utilizzo delle campane. «Quando mi trovavo a Firenze – ha precisato ancora don Andrea che è arrivato a Signa nell’ottobre scorso – le campane suonavano anche prima delle sette e proprio per fare chiarezza  il cardinale Betori emise un decreto che stabiliva lo stop dei rintocchi di notte prevedendo la possibilità di suonare le campane esclusivamente  dalle 7 alle 22, esclusi i giorni di Pasqua e Natale, e solo per indicare le celebrazioni liturgiche e le altre manifestazioni di preghiera e di pietà popolare. Noi, pertanto,  rispettiamo pienamente le disposizioni e per questo le polemiche suscitate sono davvero pretestuose». Dopo la lunga sospensione delle messe senza popolo, anche a Sant’Angelo a Lecore sono riprese le celebrazioni insieme ai fedeli ed oggi presso la parrocchia è consentito l’ingresso ad un numero massimo di 20 persone per consentire il distanziamento interpersonale anti contagio. «Forse – ha commentato ancora una fedele – basterebbe dare una regolata ai decibel o suonarle un po’ meno durante la domenica per non disturbare chi aspetta la quiete del giorno di festa per riposare». La controversia è aperta.

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