LE REAZIONI DEI SINDACATI

"Operai deficienti". Il fuorionda di Alberto Franchi fa infuriare i sindacati: "Mercoledì sciopero in piazza a Carrara"

"Parole Franchi un insulto a chi in questi anni nelle cave è morto, è rimasto infortunato e si è ammalato", tuonano dalla CGIL

"Operai deficienti". Il fuorionda di Alberto Franchi fa infuriare i sindacati: "Mercoledì sciopero in piazza a Carrara"
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"Se si fanno male è perché sono deficienti, gli incidenti che ci sono stati negli ultimi dieci anni, mi dispiace dirlo, ma purtroppo la colpa è sempre stata dell'operaio. Che ci fai? Lo picchi? Ma se di qua non ci devi passare e mi vai sotto lì…, dì chi è colpa? Mia o tua? Non fan niente. Se ti devi legare per stare sopra lassù e non ti leghi…".

Queste le parole pronunciate da Alberto Franchi, presidente della Franchi Umberto Marmi, durante un fuorionda della trasmissione Report andata in onda su RaiTre domenica 21 aprile. Parole che hanno fatto infuriare i sindacati e gli operai, scatenando una polemica risoltasi con uno sciopero di tutto il comparto marmo di Carrara indetto per mercoledì 24 aprile alle ore 9 con concentramento proprio davanti alla stessa azienda.

Le risposte dei rappresentanti di CGIL

"Parole gravissime, inaccettabili, che però non ci stupiscono più di tanto perché da anni denunciamo l’atteggiamento di molti datori di lavoro del marmo, atteggiamento predatorio dal punto di vista estrattivo e caratterizzato spesso dal mancato riconoscimento dell’oggettiva pericolosità del lavoro, in un settore in cui il valore aggiunto arriva a dei livelli altissimi. Invece che di queste dichiarazioni farneticanti, servirebbe una redistribuzione della ricchezza più equa, sia verso i lavoratori sia verso il territorio circostante. Solo così si può garantire la sostenibilità estrattiva, a tutela del lavoro e dell’ambiente. Mercoledì saremo in piazza a Carrara".

Così Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana, ha commentato le parole del presidente della Franchi Umberto Marmi, imprenditore del marmo a Carrara, andato in tv sulla trasmissione Report. A fargli eco è stato poi Nicola Del Vecchio, Segretario generale Cgil Massa Carrara.

"Quando Report mi ha intervistato sulle cave non avrei mai pensato che dopo di me Alberto Franchi pronunciasse quelle parole. Ieri guardando l’anticipazione prima, e l’intera puntata poi, sono rimasto sconcertato, impietrito davanti allo schermo. Non riesco ancora a credere a quello che ho sentito, mi sembra davvero incredibile e indecente che chi vive da nababbo come Franchi, che fattura più di tutti, 76 milioni di euro, si permetta persino di definire deficienti, quei lavoratori che gli consentono tutto ciò. Come è possibile che in un Paese dove quotidianamente ci sono infortuni e morti sul lavoro, un imprenditore pronunci quelle parole?!"

"Siamo a pochi giorni dal disastro nella centrale idroelettrica di Suviana che ha provocato 7 morti, a poche ore dalla morte di un ragazzo di 23 anni a Montepulciano, a poche settimane dalla tragedia di via Mariti a Firenze, 5 morti e 3 feriti. Franchi dovrebbe sapere bene che quello lapideo è uno dei settori con più alto tasso di infortuni, ma voglio citare anche le malattie professionali. Ascoltare dalla sua voce che accade perché gli operai sono deficienti è un insulto a chi in questi anni nelle cave è morto, è rimasto infortunato e si è ammalato. È uno sfregio alle loro famiglie e ai loro colleghi che hanno assistito a quella che è una vera e propria strage".

"Nelle cave, secondo Franchi, non solo non si corre il rischio di infortuni, a meno di non essere deficienti appunto, ma si lavora anche poco e si guadagna bene. Un ulteriore insulto a chi quotidianamente vi lavora. Deficienti e anche fannulloni, fortunatissimi a lavorare tutti i giorni in cava, magari per una vita. I fortunati sono i lavoratori delle cave quindi, non è lui che fa utili da capogiro. Io spero che Franchi provi almeno un po’ di vergogna riascoltandosi, ma purtroppo ne dubito. Ho affrontato vertenze, situazioni difficilissime, purtroppo ho anche incontrato imprenditori che non dimostravano rispetto verso chi lavorava per loro, ma non avevo mai sentito parole così cariche di disprezzo verso i propri lavoratori come quelle che lui pronuncia".

"Franchi ha l’inaccettabile atteggiamento di chi pensa di essere padrone, allergico a normative e diritti. Voglio rinfrescargli la memoria: se si sono ottenute condizioni migliori per i lavoratori è grazie alle battaglia che abbiamo fatto come sindacati, grazie a 4 giorni di sciopero e manifestazione siamo infatti riusciti ad ottenere una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario con il rinnovo del Contratto integrativo provinciale del lapideo. Nessuno ci ha regalato nulla, gli operai si sono guadagnati condizioni di lavoro migliori con la lotta, attraverso lo sciopero, che vuol dire rinunciare allo stipendio della giornata. Ma Franchi cosa ne sa di tutto questo?! Per lui i lavoratori delle cave sono deficienti se restano coinvolti in un incidente e non fanno assolutamente nulla ormai. Quindi mi chiedo: lui li paga e bene, sempre a suo avviso, perché è un benefattore?! Stia certo, a questa vergogna risponderemo duramente!!!!".

Le parole di FILLEA-FILCA-FENEAL TOSCANA

"Ormai da anni le nostre Federazioni hanno intrapreso una vera e propria battaglia a difesa di sicurezza, occupazione e salario, per noi principi fondamentali per un lavoro dignitoso. Il rispetto della vita viene prima di tutto. Sono per noi INACCETTABILI le gravi affermazioni emerse nel corso della trasmissione da parte imprenditoriale : lasciano dentro un senso di amarezza e forte preoccupazione, suscitando indignazione nel rispetto delle vittime e di quelle famiglie che hanno perso un parente, un amico, un collega sul luogo di lavoro. Parlare di sicurezza vuol dire, almeno per le nostre Federazioni, fare una battaglia comune: sentir dire che la causa degli infortuni è la “deficienza” degli stessi lavoratori è INACCETTABILE. Ci auguriamo che si tratti di dichiarazioni isolate rispetto alle quali il resto del mondo imprenditoriale dovrebbe prendere immediata distanza.

"È inammissibile registrare simili PROFITTI MILIONARI senza dare le giuste risposte in tema di occupazione; da anni il nostro impegno sindacale è focalizzato su una richiesta di maggiore redistribuzione della ricchezza non solo sull’aumento dei posti di lavoro ma anche sull’aumento dei salari. I lavoratori del settore lapideo, da anni, con le loro battaglie a suon di scioperi e mobilitazioni hanno costantemente rivendicato condizioni di lavoro e salariali più alte, raggiungendo con il loro sacrificio quanto oggi previsto dalla contrattazione nazionale e territoriale: NESSUNO HA REGALATO NIENTE. Continuiamo a sostenere, come fatto anche nelle ultime contrattazioni, che quanto fin qui ottenuto NON BASTA! Per un settore come quello lapideo, che registra fatturati e utili da record, devono esserci azioni mirate a contrastare gli extraprofitti offrendo risposte occupazionali al territorio nel rispetto degli obiettivi previsti dalla normativa in essere. Per questi motivi domani mattina (oggi martedì 22 aprile, ndr) è convocata un’assemblea dei lavoratori dalla ore 11 a fine turno presso il Comune di Carrara, al quale poi seguirà nella giornata successiva, Mercoledì 24 Aprile, una grande mobilitazione con sciopero per l’intera giornata indetta nel settore del marmo nel distretto apuo versiliese, cave e piano".

Il commento ella sindaca Serena Arrighi

"Rispetto per i morti, rispetto per i lavoratori, rispetto per Carrara. Le parole di Alberto Franchi a Report sono inaccettabili perché offendono tutta la comunità carrarese e per questo vanno condannate nella maniera più ferma possibile - ha scritto la prima cittadina di Carrara su Facebook - . Di fronte ad affermazioni tanto arroganti è bene ricordare una volta di più che: è grazie al sudore, alla fatica e al sacrificio dei nostri cavatori che il marmo di Carrara è famoso nel mondo; è grazie al sudore, alla fatica e al sacrificio dei nostri cavatori che quella lapidea è l’economia trainante del nostro territorio; è grazie al sudore, alla fatica e al sacrificio dei nostri cavatori che è possibile che ci siano pochi in grado di accumulare enormi ricchezze in cambio di piccole ricadute. Quella di una più equa ridistribuzione dei profitti del marmo è una delle sfide più importanti che ci attendono e mi aspetto che tutti siano pronti a collaborare".

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