STORIE DI ABUSI

Molestie, stalking e pedofilia, tre casi ravvicinati ad Arezzo: due braccialetti elettronici e un arresto

Al caso delle sei studentesse si aggiungono quelli di un altro giovane studente e di una donna. Sale la preoccupazione ad Arezzo

Molestie, stalking e pedofilia, tre casi ravvicinati ad Arezzo: due braccialetti elettronici e un arresto
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Ancora casi di molestie sessuali, stalking e persino pedofilia. Negli ultimi tempi sono addirittura tre soltanto quelli avvenuti ad Arezzo. Le vittime sono giovani studenti e una donna, con il giudice ad aver applicato due braccialetti anti stalking e un ordine di custodia cautelare ai domiciliari. Sale la preoccupazione dei cittadini nel comune aretino per questi molteplici casi ravvicinati di violenze ed abusi, tutti avvenuti negli ultimi mesi, con i provvedimenti presi nei giorni scorsi, a gennaio 2024.

Le sei studentesse molestate in autobus

Ne avevamo dato notizia ieri. Sei studentesse sono state molestate su un autobus di linea extraurbana che porta ad Arezzo. In seguito alla denuncia di una di loro sono scattate le indagini, facilitate dal confronto della ragazza in questione con altre giovani, spinte così a denunciare a loro volta. I ben sei racconti forniti agli investigatori hanno permesso di scovare il presunto responsabile delle molestie.

Grazie alle testimonianze, i Carabinieri della Stazione di Arezzo hanno rintracciato e bloccato un uomo di origine straniera al capolinea della linea extraurbana di autobus utilizzata quotidianamente per recarsi in Arezzo. L'uomo, incensurato e residente in questa provincia, che vive in Italia da diversi anni, è il presunto responsabile della violenza ed è stato quindi sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di violenza sessuale.

Studente 13enne perseguitato da un 80enne

Per certi versi simile è il caso di uno studente di Arezzo di appena 13 anni il quale ha subito molestie da un uomo di 80. Anche in questa occasione infatti, le attenzioni morbose dell'uomo sono accadute in autobus. L'80enne seguiva il giovane ovunque, persino cambiando linea di autobus per raggiungere la scuola.

Rivolgeva lui frasi oscene, proposte ed esibizioni esplicite, nel tratto tra la stazione ferroviaria e Guido Monaco. Anche in questo caso il 13enne ha chiesto aiuto, portando alle indagini che si sono concluse con l'individuazione del presunto autore degli atti di pedofilia descritti. Il giudice ha stabilito il divieto di avvicinamento alla vittima con tanto di braccialetto anti stalking. Il dispositivo segnala se l'uomo è in un raggio inferiore ai 500 metri dal luogo dove si trova il ragazzo. Lo stesso indagato ha acconsentito alla sua applicazione.

Reiterate violenze fisiche sulla compagna

Indosserà un braccialetto anti stalking anche un 37enne, autore di atti persecutori contro la compagna. Nella giornata di venerdì 26 gennaio 2024, la Polizia di Stato di Arezzo ha eseguito un'ordinanza, emessa dal gip del tribunale di Arezzo, con cui è stata disposta la misura cautelare del "divieto di avvicinamento alla persona offesa".

Le indagini hanno avuto il via dopo l'aggressione dell'uomo nei confronti della donna durante la notte tra il 31 gennaio 2023 e il 1° gennaio 2024. Dopo una serata tra amici, l'uomo avrebbe picchiato la donna con violenza per futili motivi di gelosia. Soccorsa dopo le percosse subite che le causarono una frattura delle ossa nasali e varie costali, è stata ricoverata per 10 giorni al San Donato.

Immediate le indagini degli inquirenti di Arezzo che, ricostruita la storia di reiterata violenza di natura fisica e verbale, hanno portato all'emissione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico antistalking. Tale dispositivo permetterà il monitoraggio in tempo reale dei movimenti del violento 37enne, segnalando qualsiasi tentativo di avvicinamento alla donna.

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