Ecco chi è l'aggressore

Massa, attivista no vax colpisce al volto l'ex premier Giuseppe Conte

Il 52enne si è avvicinato fingendo di salutarlo. E' stato poi allontanato e portato in Questura

Massa, attivista no vax colpisce al volto l'ex premier Giuseppe Conte
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Lo ha avvicinato fingendo che lo volesse salutare, poi gli ha sferrato uno schiaffo. E' successo a Massa Carrara dove un attivista no vax ha colpito al volto l'ex premier Giuseppe Conte.

Conte era appena arrivato a Massa per un comizio in vista delle elezioni amministrative. Ad attenderlo per i saluti, in piazza Garibaldi, il consueto gruppo di supporter. Tra questi l'uomo che, dopo aver avvicinato il leader, lo ha aggredito con uno schiaffo in faccia. L'autore del gesto violento è Giulio Milani, 52 anni, editore, no vax e candidato alle prossime comunali per 'Massa insorge. Marco Lenzoni sindaco'.

E' accaduto, ieri, venerdì 5 maggio 2023, proprio nelle ore in cui l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia per il Coronavirus.

Conte aggredito da un no vax, cosa è accaduto

L'ex premier, era arrivato in Toscana per un evento elettorale per le elezioni amministrative di metà maggio quando ha iniziato a salutare le persone che si erano radunate per ascoltarlo. A quel punto un "no vax", Giulio Milani, 52 anni, editore, si è avvicinato a Conte e fingendo di volergli stringere la mano, lo ha invece colpito al volto, accompagnando la sua azione con vivaci proteste proprio contro le misure di contenimento adottate da Conte quando era a capo del Governo per contrastare l'emergenza Covid in quella che era stata la sua fase più drammatica affrontata prima dal Governo Conte e poi da quello Draghi.

Chi è l'aggressore

Come detto, l'uomo è stato identificato ed è risultato essere tra l'altro un candidato alle elezioni comunali in programma nella città toscana in una lista civica dal nome eloquente, "Massa insorge, Marco Lenzoni sindaco".

Milani è stato portato in Questura dove ha dovuto chiarire la sua posizione, se sia trattato di un atto premeditato o istintivo.

A un certo punto si era anche sparsa la voce che il 52enne fosse stato anche militante del M5S, ma l'indiscrezione è stata successivamente smentita.

Nei suo confronti dovrebbe comunque scattare una denuncia per percosse e secondo le previsioni dell' articolo 342 del codice penale, riguardanti l'oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario.

La giustificazione dell'aggressore

A dir la verità Milani avrebbe piegato di non essere nemmeno un "no vax", ma "semplicemente un editore, un intellettuale" e l'aggressione a Conte (un buffetto secondo il protagonista dell'azione di protesta) solo un gesto di disappunto per le sue sue strategie politiche a più ampio respiro e non solo riguardanti la gestione del Covid.

L'ex premier Giuseppe Conte aggredito con uno schiaffo da un No vax in Toscana

Restrizioni no Covid, l'ex presidente del Consiglio e leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è stato aggredito in piazza a Massa, in Toscana, in occasione di un comizio elettorale.

E' accaduto, ieri, venerdì 5 maggio 2023, proprio nelle ore in cui l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia per il Coronavirus.

L'ex premier, era arrivato in Toscana per un evento elettorale per le elezioni amministrative di metà maggio quando ha iniziato a salutare le persone che si erano radunate per ascoltarlo.

A quel punto un "no vax", Giulio Milani, 52 anni, editore, si è avvicinato a Conte e fingendo di volergli stringere la mano, lo ha invece colpito al volto, accompagnando la sua azione con vivaci proteste proprio contro le misure di contenimento adottate da Conte quando era a capo del Governo per contrastare l'emergenza Covid in quella che era stata la sua fase più drammatica affrontata prima dal Governo Conte e poi da quello Draghi.

Fortunatamente la situazione non è degenerata e il 52enne è stato allontanato immediatamente dalle forze dell'ordine.

Chi è l'aggressore

Come detto, l'uomo è stato identificato ed è risultato essere tra l'altro un candidato alle elezioni comunali in programma nella città toscana in una lista civica dal nome eloquente, "Massa insorge, Marco Lenzoni sindaco".

Milani è stato portato in Questura dove ha dovuto chiarire la sua posizione, se sia trattato di un atto premeditato o istintivo.

A un certo punto si era anche sparsa la voce che il 52enne fosse stato anche militante del M5S, ma l'indiscrezione è stata successivamente smentita.


La giustificazione dell'aggressore

A dir la verità Milani avrebbe piegato di non essere nemmeno un "no vax", ma "semplicemente un editore, un intellettuale" e l'aggressione a Conte (un buffetto secondo il protagonista dell'azione di protesta) solo un gesto di disappunto per le sue sue strategie politiche a più ampio respiro e non solo riguardanti la gestione del Covid.

Amareggiato e scosso, Conte non ha voluto esasperare ulteriormente gli animi anche se ha manifestato tutta la sua preoccupazione e lo spavento per quanto accaduto:

"Il dissenso è legittimo, ma questa manifestazione violenta esula dal contesto democratico. Grazie a tutti per la vicinanza. Grazie a voi cittadini per tutto l'affetto che mi state manifestando in queste ore. Avanti, sempre con il sorriso".

Le azioni durante la pandemia

E sulle azioni attivate durante la pandemia Conte ha osservato:

"Quando ci si assume una responsabilità di governo si prendono decisioni difficili in momenti di grande difficoltà per l'intero Paese. Non si può accontentare tutti nonostante si lavori al bene di tutti. Chi mi ha aggredito, un No vax convinto, ha dimostrato con il suo gesto violento che questo tipo di derive sono fatte da persone irresponsabili. Se avessimo seguito il loro orientamento oggi avremmo una comunità distrutta".

La solidarietà di Meloni e Schlein

A Conte nelle scorse ore è arrivata la solidarietà del mondo politico, in particolare dell'attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del neo neo segretario del Partito democratico, Elly Schlein. E così pure dal leader della Lega e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini.

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