accusato di omicidio

L'omicida della psichiatra non risponde all'interrogatorio, l'avvocato "E' scosso"

Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il video poco prima dell'arresto

L'omicida della psichiatra non risponde all'interrogatorio, l'avvocato "E' scosso"
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Gianluca Paul Seung, l'omicida della psichiatra Barbara Capovani, non risponde né alle domande del gip né a quelle del pm. In silenzio. Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per il suo avvocato, la scelta è dovuta perché «è scosso da quanto accaduto».

Ancora non è stata trovata l'arma del delitto. Non solo, ma gli inquirenti adesso stanno cercando di capire anche se Seung aveva come obiettivo altri medici.
L’uomo è difeso dagli avvocati Gabriele Parrini e Andrea Pieri.

L'aggressione del 21 aprile scorso

Doveva tornare a casa Barbara Capovani la sera del 21 aprile 2023. Invece, è stata colta alle spalle e uccisa. Nel decreto di fermo si legge che un addetto alle pulizie, «poco prima di entrare al lavoro, notava la presenza di un soggetto vestito di scuro e con le cuffie: dall’atteggiamento irrequieto riteneva che si trattasse di un paziente».

Poi quei colpi inusuali. Prima di «entrare nell’ascensore, il testimone udiva dei colpi forti provenire da fuori». Un rumore fortissimo, tanto da correre fuori. Il testimone, così, «si precipitava immediatamente all’esterno, dove vedeva la donna riversa e l’uomo».

L'arresto della squadra mobile di Pisa

Sono pochi secondi quelli girati da Gianluca Paul Seung poco prima dell'arresto a Torre del Lago, in provincia di Lucca. Venticinque secondi dove si sente il poliziotto che gli intima di stare ferme.

Le parole del compagno di Barbara

«Abbiamo deciso di restare nel silenzio - ha detto il compagno di Barbara, Michele Bellandi, a Corriere Fiorentino - Posso solo dirle che faremo una cerimonia privata e che terremo fede all’impegno di Barbara che è sempre stato quello di cambiare un sistema con leggi che riteneva ormai inadeguate. Nella sua vita ha sempre aiutato chiunque e lo ha fatto in silenzio».

Il cordoglio del cognato Stefano Bellandi

«Riposa in pace cara Barbara, cognata ed amica da tanti anni - scrive su Facebook - Eri la persona più buona, intelligente ed altruista che abbia mai conosciuto. Lasci un vuoto enorme (non è una frase di circostanza ) in tutti coloro che ti hanno conosciuto profondamente. Mio fratello ed i figli stanno sopportando con dignità enorme un dolore grandissimo. Spero solo che la giustizia punisca in modo esemplare chi si è reso responsabile di un delitto così efferato». 

Chi era Gianluca Paul Seung

La dottoressa Barbara Capovani scriveva che «il paziente appare totalmente consapevole delle proprie azioni e del loro disvalore sociale». E poi «il sig. Seung riferisce uso quotidiano di Thc e nega l’utilizzo di altre sostanze (gli esami tossicologici effettuati in data 27 novembre confermano la presenza di solo Thc nelle urine)».

Era pericoloso. A suo carico diverse denunce. Nel 2008, a Viareggio, viene sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Affetto da «psicosi schizofrenica da trattare con antipsicotici e anticolinergici, periodici controlli specialistici e terapia farmacologica domiciliare». Lunga la lista anche delle aggressioni, ma anche quella degli esposti contro i medici.

Si sentiva un perseguitato. Di fatto un uomo pericoloso, in libertà. Nel 2018 il Tribunale di Lucca emette un decreto di divieto di avvicinamento a 13 psichiatri dell’ospedale Versilia per «un fondato timore» dell’ «incolumità fisica» degli psichiatri. Poi ancora Tso. Fino ad arrivare al tragico epilogo per Barbara Capovani il 21 aprile 2023.

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