Ladro in camera al suo risveglio, 14enne minacciato di morte e derubato a Prato
La Polizia ha denunciato due giovani di 16 e 20 anni, quest'ultimo riconosciuto dal ragazzo cinese come il ladro visto in camera
Nelle prime ore della mattina di ieri, mercoledì 15 maggio 2024, è giunta alla sala operativa della Questura di Prato una segnalazione di rapina all’interno di un’abitazione ubicata in via Pistoiese. Sul posto gli Agenti hanno preso contatti con un 14enne cinese e con il suo genitore, apprendendo dal ragazzo che poco prima, al momento di svegliarsi, intorno alle ore 7:00, aveva scoperto nella sua camera un individuo sconosciuto, verosimilmente nordafricano, che stava frugando nel cassetto del comodino.
A tal punto il ragazzo, spaventato per la presenza dell’intruso, ha iniziato ad urlare per attirare l’attenzione dei suoi familiari, mentre il malfattore, dopo aver minacciato di morte il ragazzo, si era appropriato del telefono cellulare della vittima e del suo Ipad fuggendo dall’abitazione. Acquisite le prime dichiarazioni e raccolte notizie utili per le indagini immediatamente attivate, attraverso le immagini di videosorveglianza, che ritraevano due soggetti nell'atto di intrufolarsi nella casa, gli Agenti sono riusciti a risalire all’identità di uno dei due presunti rapinatori, corrispondente ad un ragazzo 16enne pregiudicato. Pertanto, l’equipaggio della Volante, unitamente a personale dell’Arma dei Carabinieri, impegnato nella ricerca dello stesso soggetto, sospettato di aver commesso un furto su autovettura nel corso della notte, effettuavano una perquisizione presso l’abitazione del ragazzo.
Il giovane è stato trovato in casa unitamente ad un secondo soggetto, ventenne egiziano, pregiudicato riconosciuto successivamente dal ragazzo cinese come l’uomo trovato in casa che l’aveva rapinato. Dalla perquisizione in abitazione sono stati rinvenuti e sequestrati alcuni indumenti indossati dai soggetti durante la rapina, come chiaramente ripresi dalle immagini di videosorveglianza visionate dagli agenti. Posti dinanzi alle contestazioni i due hanno ammesso le proprie responsabilità e sono stati quindi denunciati in stato di libertà per i reati di rapina aggravata in concorso in trascorsa flagranza. Il minore è stato affidato alla madre. Non è stato invece rinvenuto il provento della rapina in quanto - secondo i denunciati - sarebbe stato venduto ad un terzo soggetto come corrispettivo di scambio di pezzi di cocaina già consumata dai due fermati.