LASTRA A SIGNA

L'addio di Lastra a Sergio Pacciani

Sabato 12 dicembre una messa in suffragio nella chiesa di San Martino a Gangalandi alle 17.

L'addio di Lastra a Sergio Pacciani
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Lastra a Signa in lutto per la morte di don Sergio Pacciani, scomparso quattro giorni fa. Sabato 12 dicembre una messa in suffragio.

L'addio di Lastra a Sergio Pacciani

Dopo il normale corso di studi classici e teologici nei seminari fiorentini, è stato ordinato sacerdote dal Cardinale Elia Dalla Costa nel 1956.

È stato Cappellano nella parrocchia di San Piero in Palco e in seguito parroco di  Polvereto, Lucignano e della chiesa della SS. Annunziata al Poggio Imperiale. Nel 1979 viene chiamato dal Cardinale Giovanni Benelli come Coadiutore e quindi  dal 1981 direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Arte Sacra. In questo ruolo impor tante, che ha ricoperto fino al 2009, ha attivamente lavorato alla salvaguardia e valorizzazione dell’arte sacra in collaborazione con le Soprintendenze fiorentine per la  realizzazione dei Musei vicariali di Lastra a Signa, San Casciano Val di Pesa, Certaldo, Tavarnelle Val di Pesa, Montespertoli, Castelfiorentino, San Donnino a Campi e  al Museo Diocesano di Firenze (Santo Stefano al Ponte), di cui è stato responsabile  per oltre trent’anni.

L'arte e la cultura

Uomo di vasta cultura e di grande umiltà. Ha sempre rifiutato titoli e prebende. Oltre alla religione, ha spaziato alla pittura, alla poesia, alla musica, al cinema e al teatro, per il quale ha scritto testi di successo, fino all’ultima sua più importante opera,  “Pensieri per la domenica”, che sono il risultato di schemi di base preparatori alle omelie domenicali, frutto di una ricerca “puntigliosa” sui temi offerti dalle letture della liturgia, con a monte legami e approfondimenti di letture di varia natura.  In ogni caso, ha sentito la necessità di mettere sempre in primo piano “La Parola”. Molto lusinghiere sono state le recensioni sulla stampa e attestati di personalità e  presuli importanti.

Con la sua dipartita alla casa del Padre, non siamo rimasti soli, perché ha lasciato a  noi tutti la sua voce affidata ai suoi scritti e specialmente all’opera più importante e  di gran valore, “Pensieri per la domenica” del 2017, alla quale ognuno potrà ricorre re, certi di trovare in tanta preziosa materia spunti di riflessione e di arricchimento  spirituale.

Gli amici e chi lo ha conosciuto lo ricorderanno con grande ammirazione e affetto.  Ricorderanno il suo spessore umano e la sua cultura, il suo sorriso e il tono cordiale,  a volte scherzoso, della sua conversazione.

Ricorderanno soprattutto il suo essere un prete innamorato del suo Maestro: Gesù.

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