bambina scomparsa

Kata: lite tra i genitori, il padre finisce in ospedale

Le urla e le frasi a voce alta fra i due hanno allarmato il vicinato che ha chiamato le forze dell'ordine

Kata: lite tra i genitori, il padre finisce in ospedale
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Grossa lite ieri, 20 agosto 2023, tra i genitori di Kata, la bambina di 5 anni scomparsa da Firenze lo scorso 10 giugno.

Kata: lite tra i genitori, il padre finisce in ospedale

Una lite scoppiata all'improvviso e violentissima tra i genitori della piccola Kata, la bambina scomparsa il 10 giugno scorso. E' quanto si apprende dopo che una volante della polizia è intervenuta nel pomeriggio di ieri nella casa dove risiede ora la coppia peruviana che ancora cerca risposte sulla scomparsa della figlia di cinque anni.

pare che al rientro del marito da fuori la donna non abbia voluto farlo entrare in casa, tanto da suscitare la reazione dell'uomo. Pare che alla base di questo dissidio nella coppia ci sia una lite avvenuta in precedenza. Le urla e le frasi a voce alta fra i due hanno allarmato il vicinato che ha chiamato le forze dell'ordine.

Il padre della bambina è apparso piuttosto scosso e, in un gesto di disperazione, ha rotto una bottiglia e minacciato di ferire se stesso coi cocci di vetro, pur non facendolo. È intervenuto il 118, che ha ricoverato il padre di Kata in ospedale per controlli.

Il gesto ha preoccupato gli operatori, quindi il personale sanitario di soccorso ha deciso di ricoverarlo in ospedale per fargli superare lo stato di agitazione e calmarlo. L'uomo al momento si trova in osservazione in ospedale.

I precedenti atti di autolesionismo

Già i giorni dopo la scomparsa di Kata entrambi i genitori (il padre che si trovava in carcere e la madre a casa) hanno tentato di ingerire materiale tossico.

L'11 giugno Miguel Angel Chicclo Romero, alla notizia del rapimento della bambina, aveva ingerito del detersivo mentre era ancora detenuto in carcere a Sollicciano, poi all'ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli venne sottoposto a lavanda gastrica. Dopodiché, finché non è stato scarcerato, nei suo confronti il penitenziario ha attivato il piano di prevenzione del rischio suicidario.

Il giorno dopo, il 12 giugno, pure la madre Katherine ingerì una piccola quantità di candeggina e venne portata d'urgenza all'ospedale di Careggi dove fu sottoposta a lavanda gastrica.

 

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