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Firenze, incendio al Centro per minori di Novoli: ipotesi vendetta contro gli operatori

Quattro minori di nazionalità tunisina sono stati denunciati per aver appiccato il fuoco al materasso. La struttura resta comunque agibile

Firenze, incendio al Centro per minori di Novoli: ipotesi vendetta contro gli operatori
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Ad una prima ricostruzione sembrerebbe trattarsi di una sorta di vendetta nei confronti degli operatori dell'associazione Koros. Pochi giorni prima, alcuni di loro avrebbero chiamato le forze dell'ordine per far rispettare ai ragazzi della struttura una delle regole principali: non consumare droga all'interno dell'edificio. I giovani, racconta La Nazione, avrebbero "risposto" appiccando il fuoco ad un materasso nel centro di accoglienza per minori di Via di Novoli 53/C a Firenze attorno alla mezzanotte di mercoledì 3 aprile 2024. Un gesto sconsiderato il cui esito sarebbe potuto essere molto più grave.

Quattro denunciati

A dare l'allarme sono stati gli stessi operatori del centro, i quali all'arrivo di polizia e vigili del fuoco avevano comunque già evacuato l'edificio. I minori non accompagnati responsabili del tentativo di incendio avrebbero dato fuoco ad alcuni stracci per poi gettarli su un materasso all'interno della cucina. Da lì si è alzato una densa nube di fumo che ha invaso le camere e costretto alla fuga educatori e ragazzi. Uno degli operatori era persino rimasto bloccato all’interno per pochi minuti, prima di riuscire a mettersi in salvo. Il rogo è stato domato in circa mezz'ora dai vigili del fuoco, provocando comunque in tutti i presenti un grosso spavento.

I responsabili sarebbero quattro minorenni di nazionalità tunisina, con età compresa tra i 16 e i 17 anni, tutti denunciati. Possibile il coinvolgimento anche di un quinto ragazzo che però si sarebbe dato alla fuga prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. In totale i ragazzi all'interno della struttura sono otto, tutti controllati 24 ore al giorno dal personale qualificato formato da psicologi e psicoterapeuti. In particolare si tratta di un progetto relativo a giovani dal passato turbolento tra dipendenze di alcol e droghe. Per questo le regole su certi comportamenti sono ferree. L'aver segnalato la presenza di droghe, come detto in apertura, sarebbe potuto essere l'innesco della vendetta sotto forma di fiamme dei giovani.

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