Al Cmef

Firenze, il motore a scoppio inventato da padre Barsanti acceso dopo 171 anni

Un club fiorentino alla fine di 18 mesi di studio ha ricostruito un pezzo di ingegneria storica partendo da disegni e modelli dell’epoca

Firenze, il motore a scoppio inventato da padre Barsanti acceso dopo 171 anni
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Ci sono voluti diciotto mesi di studi per ricostruire il primo motore a scoppio mai inventato, quello di padre Eugenio Barsanti, insegnante di fisica nato a Pietrasanta e formatosi a Firenze, e dell'ingegnere Felice Matteucci di Lucca.

Il successo in un garage di Tavarnuzze (Firenze)

Dopo la macchina a vapore, quel modello aveva letteralmente rivoluzionato il mondo dando vita all’industria automobilistica e a tutte le sue derivazioni. Barsanti e Matteucci, infatti, depositarono il 5 giugno del 1853 una memoria esplicativa della loro invenzione (a cui peraltro lavoravano già da 10 anni) presso l’Accademia dei Georgofili. Nelle ultime ore, nel garage del presidente del Cmef, Graziano Dainelli, a Tavarnuzze, il successo: il motore è ripartito.

Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek: 

il Cmef è il primo a riuscire a ricostruire non un modellino ma un vero e proprio prototipo del motore Barsanti-Matteucci.

L'industria automobilistica

E' stato restituita così alla Toscana la paternità di un’invenzione che, dopo la macchina a vapore, ha letteralmente rivoluzionato il mondo dando vita all’industria automobilistica e a tutte le sue derivazioni.

Eugenio Barsanti e Felice Matteucci

Si tratta quindi di un'impresa storia, da un doppio significato vista la scarsità di una documentazione archivistica in sè piuttosto avara di informazioni.

 

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