COMPRAVENDITA IMMOBILI

Evase 250mila euro di tasse, denunciato imprenditore 55enne di Calcinaia

Ha ceduto alla moglie la piena proprietà di un appartamento e di un garage a Calcinaia così da privarsi della titolarità dell’unico immobile

Evase 250mila euro di tasse, denunciato imprenditore 55enne di Calcinaia
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Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pisa, nell’ambito del contrasto all’evasione fiscale, hanno denunciato un soggetto di nazionalità italiana, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa, per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

In particolare, la Compagnia di Pontedera ha concluso un’indagine nei confronti di un soggetto di 55 anni residente a Calcinaia (Pisa), cui è stato notificato un “Avviso di conclusione delle indagini”, per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Debiti con l'erario di 250mila euro

Dalle attività eseguite dai finanzieri è emerso che il soggetto, sia in qualità di socio accomandatario di una S.a.s., operante nel settore della manutenzione dei giardini, sia come persona fisica, aveva maturato debiti erariali con l’Agenzia delle Entrate - Riscossione - per circa 250.000 euro, attinenti imposte sui redditi, sul valore aggiunto e di relative sanzioni amministrative accumulate negli anni di imposta dal 2010 al 2022. Le attività di indagine hanno evidenziato che il soggetto ha compiuto un atto fraudolento idoneo a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva dell’Erario.

In particolare, con scrittura privata autenticata, registrata presso l’Ufficio del Registro di Pisa, ha ceduto alla moglie, cui era coniugato in regime di separazione dei beni, la piena proprietà di un appartamento e di un garage ubicati in Calcinaia (PI), per un corrispettivo pattuito di euro 75.000, in modo da privarsi della titolarità dell’unico bene immobile, mobile o mobile registrato, di cui egli fosse titolare, curando infine la cancellazione della società dal registro delle imprese. Le attività investigative, anche grazie all’esame dei flussi di denaro oggetto della compravendita immobiliare, hanno evidenziato che la cessione degli immobili tra i coniugi sia stata in realtà simulata, avente come obiettivo quello di evitare la procedura di riscossione coattiva.

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