Un giallo

E' ancora disperso il manager aretino: per l'Italia è latitante dopo fallimento Eutelia

Nel 2019 la condanna definitiva in Cassazione a 8 anni di reclusione. Dal 2010, invece, vive a Dubai con la famiglia

E' ancora disperso il manager aretino: per l'Italia è latitante dopo fallimento Eutelia
Pubblicato:
Aggiornato:

Queste ore potrebbero essere decisive per risolvere il giallo della scomparsa di Stefano Landi, Stefano Landi, il manager aretino di 59 anni, di cui si sono perse le tracce a largo di Dubai. L'uomo viveva da alcuni mesi su una chiatta, affondata a causa di una mareggiata. Risulta ancora disperso. L'uomo viveva da alcuni mesi su una chiatta, affondata a causa di una mareggiata.

Due morti accertati

Al momento sono due i morti accertati e altri due corpi sono sempre da identificare. In queste ore dovrebbe arrivare anche il test comparativo del Dna con uno dei figli dell'imprenditore aretino per verificare se uno dei cadaveri recuperati sia proprio quello di Landi.

Secondo quanto ricostruito fin qui, Samuele Landi viveva in quella che era una sorta di isola artificiale a largo delle coste della penisola arabica. Un progetto del tutto sperimentale che si ispirava alla cosiddetta Isola delle Rose, il progetto ideato dall'ingegnere bolognese Giorgio Rosa nel 1958 e terminata nel 1969. Anche in quest'ultimo caso si trattava di una piattaforma artificiale di 400 m² nel mare Adriatico a 11612 m al largo della costa tra Rimini e Bellaria-Igea Marina .

 

Chi è Stefano Landi

Il manager aretino è ricercato in Italia per il crac Eutelia del 2010 (nel Giugno 2010, Eutelia Spa, il quarto operatore di Telecomunicazioni italiano venne posta sotto il regime di amministrazione straordinaria). Da ormai dieci giorni risulta disperso. A raccontare qualcosa in più sarà l'esame del dna.

Paracadutista, campione italiano di enduro negli anni '80, cinque partecipazioni alla Parigi-Dakar, Landi da amministratore delegato di Eutelia sviluppò l'azienda aretina di famiglia portandola fino ai vertici della telefonia. Poi il crac da 100 milioni di euro e l'inchiesta per bancarotta fraudolenta. Nel 2019 la condanna definitiva in Cassazione a 8 anni di reclusione.
Nel 2010 ci fu un mandato di arresto, ma lui era già a Dubai con la famiglia e da allora non è già rientrato in Italia.

Seguici sui nostri canali