Dopo 60 anni si torna a celebrare un matrimonio alla chiesa di Narnali
Completata la prima fase dei restauri che stanno riportando a nuova vita l'edificio abbandonato da decenni.
Dopo più di 60 anni, una coppia di fidanzati si sposerà nella vecchia chiesa di Narnali in via Pistoiese a Prato.
Dopo 60 anni alla chiesa di Narnali un matrimonio
Dopo più di 60 anni, una coppia di fidanzati si sposerà nella vecchia chiesa di Narnali in via Pistoiese. L’edificio infatti sta tornando a nuova vita dopo decenni di abbandono grazie alla generosità di tante persone che stanno contribuendo ai lavori di restauro attraverso la campagna «Adotta un travicello».
L’ingegner Raffaele Tanzarella, con il collega architetto Nicola Ricchiuti, spiega che «i lavori di restauro relativi alla copertura e ai paramenti murari» sono terminati. Il grosso è fatto e la struttura c’è.
La chiesa ritrovata potrà presto svolgere una funzione mista, al servizio di Narnali e della sua comunità ma anche dell’intera città. Accoglierà di nuovo i matrimoni, la celebrazione delle messe, eventi di carattere culturale, artistico e sociale.
I lavori fatti
Intanto, i lavori più importanti dal punto di vista strutturale si sono conclusi. «La città e la frazione possono finalmente godere dello splendido luogo di fede ed incontro, recuperato grazie ai preziosi contributi della Cei, della parrocchia, della Fondazione Cassa di Risparmio, di Estra e dei tanti cittadini che hanno aderito alla campagna Adotta un travicello», ricorda Raffaele Tanzarella. E mentre la campagna è ancora aperta, perché «tanto resta da fare» all’interno, a cominciare da altari e parti, a Narnali la fine dei lavori è stata festeggiata con una cena. Tra gli altri intervenuti, ricordiamo don Bruno Martini e l’architetto Claudio Cerretelli per la Diocesi, il sindaco Matteo Biffoni con l’assessore Monia Faltoni, il direttore generale di Estra Paolo Abati. Proprio Estra ha donato alla chiesa il nuovo impianto di riscaldamento.
I restauri ancora da portare a termine
I restauri da compiere porteranno alla luce le pitture della chiesa, da quelle medievali a quelle, apparse più complete dai primi saggi, del Settecento. Senza trascurare gli ultimi e ben visibili interventi pittorici dei primi due decenni del secolo passato.
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