IL COMUNICATO

Delibera affitti brevi, il Codacons annuncia il ricorso al Tar della Toscana: "Discrimina i proprietari"

Il Codacons ha risposto in una nota ufficiale posizionandosi contro la delibera del consiglio comunale di Firenze

Delibera affitti brevi, il Codacons annuncia il ricorso al Tar della Toscana: "Discrimina i proprietari"
Pubblicato:

Il Codacons ha annunciato un ricorso collettivo al Tar della Toscana finalizzato a ottenere l'annullamento della delibera del Comune di Firenze volta a bloccare gli affitti turistici brevi nell'area Unesco del centro storico.

La vicenda

Il 2 ottobre 2023 è stata approvata in Consiglio Comunale a Firenze la delibera che prevede il divieto, non retroattivo, di utilizzo degli immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi nel centro storico della città, nell'area sottoposta a vincolo Unesco.

Un'area corrispondente a circa il 5% del territorio comunale ma in cui è concentrato il 75% degli appartamenti destinati alla locazione breve.

I contrari

A scagliarsi contro la delibera è stato in primis, e principalmente, Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, l’associazione degli imprenditori degli affitti turistici.

"Riteniamo la delibera anti-Airbnb, votata in Consiglio comunale a Firenze, completamente sbagliata. È una scelta che va contro il liberalismo del mercato, che mostra caratteri anti democratici e anti costituzionali perché impedisce a imprenditori di inserirsi in città", queste alcune delle sue parole della sua intervista in merito alla delibera votata in Consiglio comunale a Firenze.

La nota del Codacons

Il Codacons si è scagliato sull'argomento con una nota ufficiale uscita sul proprio sito, spingendo soprattutto sulla libertà dei proprietari di scegliere la durata dell'affitto della propria abitazione. Non manca comunque di sottolineare la pericolosità del fenomeno degli affitti selvaggi.

"Dal Comune di Firenze arriva un provvedimento che contrasta con la libertà dei proprietari di utilizzare gli immobili nel rispetto della legge. Se da un lato appare corretto intervenire per limitare il fenomeno degli affitti turistici selvaggi che danneggia i residenti portando ad una carenza di alloggi per le locazioni ordinarie e ad una impennata dei canoni, dall’altro è impensabile risolvere il problema intervenendo solo sulla durata degli affitti, essendo una prerogativa dei proprietari scegliere per quanto tempo affittare la propria abitazione".

Duplice danno

Il rischio secondo il Codacons è quello di arrecare un duplice danno alla collettività. Il primo verso i proprietari di immobili ubicati nell’area Unesco, i quali risulterebbero svantaggiati rispetto a chi affitta e si trova fuori dal centro.

Il secondo al turismo, attraverso una riduzione delle strutture disponibili con conseguente contrazione della concorrenza ed effetti negativi diretti sulle tariffe di alberghi e b&b, che si impennerebbero per via della minore possibilità di scelta per i turisti.

"Se le intenzioni dell’amministrazione sono quindi corrette, le modalità di azione risultano del tutto sbagliate e illegittime", si afferma nella nota.

Ricorso collettivo

Per tale motivo il Codacons sta preparando un ricorso collettivo al Tar della Toscana, al quale potranno partecipare tutti i proprietari di immobili di Firenze inviando una mail con i propri dati all’indirizzo info@codacons.it.

Seguici sui nostri canali