Corsi formativi fantasma ai dipendenti: sequestrati 350mila euro alla Robur Siena
L'indagine ha coinvolto sei soggetti e riguarda l'ambito del Piano Nazionale Industria 4.0. A subire il sequestro il legale rappresentante
Avevano maturato crediti d'imposta per 350mila euro per l'erogazione di corsi formativi ai propri dipendenti. Attività di formazione che però - stando alle indagini della Guardia di Finanza di Siena - non sarebbe mai stata eseguita. A finire nei guai è l'Associazione Calcio Robur Siena 1904, sulla quale si è aperta un'indagine.
L'investigazione
L’indagine delle Fiamme gialle senesi, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria nei confronti di sei persone, ha preso le mosse dall’analisi di rischio sull’effettività dei corsi formativi, i cui oneri sono sostenuti dallo Stato attraverso il riconoscimento alle imprese di un credito d’imposta, corrispondente al costo della formazione, da utilizzare per l’abbattimento dei propri debiti tributari.
In particolare, dagli approfondimenti complessivamente svolti, consistiti nell’audizione dei lavoratori, sopralluoghi, ricostruzione dei flussi finanziari ed esame delle banche dati, sarebbe emerso che i dipendenti della società calcistica non avrebbero mai seguito alcuna attività formativa, ritenendosi quindi inesistente il credito d’imposta di 350.000 euro impiegato per la compensazione del debito tributario.
Sequestro
L'erogazione dei corsi formativi rientra nell’ambito del cosiddetto Piano Nazionale Industria 4.0, sostenuto attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tale piano prevede misure per far acquisire alle imprese competitività grazie alla digitalizzazione dei processi ed alla valorizzazione dei lavoratori tramite la formazione di competenze adeguate.
In ordine all’ipotesi di indebita compensazione di cui all’art. 10-quater del D. Lgs. 74/2000, il Pubblico ministero ha richiesto l’adozione di una misura cautelare reale, che il Giudice per le indagini preliminari ha concesso disponendo, nei confronti del legale rappresentante della società calcistica, un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, del profitto del reato fino alla concorrenza di 350.000 euro.