Controlli dei Nas nelle Case di Riposo: anche in Toscana 5 irregolarità
Una struttura su tre è risultata irregolare, dodici sono state considerate abusive e sono state chiuse. 43 persone denunciate
Ha interessato anche la Toscana la campagna nazionale del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas), realizzata d’intesa con il Ministero della Salute, presso strutture sanitarie di riabilitazione e socio assistenziali di tutto il paese. L’ispezione ha interessato oltre 600 centri per anziani e con disabilità. Sono state rilevate irregolarità in 191 di esse, pari al 32%.
In Toscana i Nas di Firenze hanno scelto undici controlli e in 5 strutture sono stati evidenziati lievi inadempienze strutturali - gestionali. In particolare a Firenze 6 controlli, 1 irregolarità, ad Arezzo nessuna irregolarità, a Prato una irregolarità, a Pistoia due non conformità con conseguenti prescrizioni al gestore, a Siena una non conformità.
L’operazione ha impegnato i militari per due mesi in tutto il paese, in particolare nel periodo natalizio. Nello specifico è stata oggetto di verifica l’applicazione delle misure di prevenzione agli incendi, alla luce dei fatti di cronaca relativi a diversi roghi avvenuti all’interno di tali strutture sanitarie.
Sono state rilevati 11 centri irregolari per la mancata richiesta/rinnovo dei certificati per la prevenzione degli incendi, l’omessa revisione degli estintori e carenze nella funzionalità degli impianti destinati alla prevenzione o all’eliminazione dei pericoli che hanno determinato, nelle situazioni più gravi, la chiusura e il trasferimento degli ospiti.
Tra le restanti irregolarità, circa il 60% hanno riguardato inadeguatezze strutturali, gestionali ed autorizzative, tipo l’abusivo ampliamento della capacità ricettiva con presenza di un numero superiore di anziani rispetto al limite consentito e la conseguente inadeguatezza degli spazi disponibili con capacità inferiore rispetto a quella prevista.
Complessivamente sono stati deferite all’autorità giudiziaria 43 persone ritenute responsabili di esercizio abusivo della professione medica / infermieristica, detenzione di farmaci scaduti e violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché sanzionati ulteriori 153 gestori e responsabili delle strutture, per un ammontare di oltre 67.000 euro.
Sono stati inoltre eseguiti provvedimenti di sospensione dell’attività e di chiusura nei confronti di 12 strutture risultate abusive o gravemente deficitarie in materia sanitaria ed edilizia, giudicate incompatibili con la permanenza degli alloggiati, per un impatto economico stimato di oltre 9 milioni di euro.