SULL'ARNO

Controlli a Signa dopo le segnalazioni dei cittadini: trovati tre pescatori senza licenza

Sequestrate canne e mulinelli ed elevate sanzioni per circa 1000 euro.

Controlli a Signa dopo le segnalazioni dei cittadini: trovati tre pescatori senza licenza
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Controlli dei Carabinieri Forestali nei fiumi Arno e Greve per il contrasto al bracconaggio ittico: sequestrate canne e mulinelli ed elevate sanzioni per circa 1000 Euro.

Arno: controlli a Signa

Militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Firenze (FI), hanno effettuato servizi diretti a contrastare il fenomeno del bracconaggio ittico, nel tratto del fiume Arno all’interno del Comune di Signa e lungo il fiume Greve nel Comune di Impruneta (FI).

Tale controlli sono stati svolti anche per verificare alcune segnalazione, ricevute da pescatori e privati cittadini, circa persone che pescavano con modalità non consentite ed in zone di frega di ciprinidi (carpe, tinche, cavedani, barbi), cioè tratti di corsi d’acqua particolarmente idonei alla riproduzione della fauna ittica.

I controlli

Complessivamente sono stati controllati 42 pescatori, di questi ne sono stati trovati tre, di nazionalità italiana, in assenza di licenza, cui è stata comminata una sanzione di 160,00 euro, in applicazione della Legge Regionale Toscana.

E’ toccata peggio ad un pescatore, di nazionalità rumena, trovato sul fiume Greve, anche lui in assenza di licenza, ma, oltre a questo, utilizzava un’ancoretta per la pesca a strappo e deteneva delle carpe all'interno di una nassa. In particolare con l’ancoretta, costruita artigianalmente, dotata di quattro grossi ami, faceva abboccare i ciprinidi che si trovavano a passare nelle acque più basse, dove vanno a deporre le uova.

E’ opportuno ribadire che questo tipo di pesca (a strappo) non è consentito, soprattutto l’utilizzo dell’ancoretta che permette, dove il pesce si concentra, di prendere all’amo, con lo strappo, uno o più pesci in varie parti del corpo.

I militari procedevano quindi al sequestro amministrativo delle canne e dei mulinelli e della fauna ittica trattenuta, che essendo ancora viva veniva rilasciata in acqua.

Al “pescatore” furbetto sono state elevate tre sanzioni amministrative, in base alla legge regionale, per pesca con mezzi non consentiti, assenza di licenza e violazione delle disposizioni sui luoghi e tempi per l’esercizio della pesca, dell’importo complessivo di 380,00 euro.

Tra le attività dei Carabinieri forestali rientra il compito di vigilanza e controllo sulla pesca nelle acque interne, previsto dalla Convenzione con la Regione Toscana, al fine di verificare il rispetto della normativa del settore.

I controlli proseguiranno anche per tutto il periodo estivo.

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