ABUSI SU MINORI

Contrasto alla pedopornografia: un arresto a Firenze, perquisizioni a Prato e Livorno

La maxi operazione ha coinvolto tutta Italia. La polizia postale ha rintracciato gruppi online dediti allo scambio di materiale

Contrasto alla pedopornografia: un arresto a Firenze, perquisizioni a Prato e Livorno
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Nove persone sono state arrestate in flagranza di reato dalla Polizia di Stato nell'ambito di una vasta operazione su tutto il territorio nazionale di contrasto alla pedopornografia online, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania.

L'indagine, condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia Postale di Catania, ha consentito di indagare su ben 26 persone sparse in diverse regioni per detenzione e divulgazione di materiale pedoporpornografico, sottoposte a perquisizioni personali e informatiche. Tra i nove arrestati ve ne è anche uno residente nella provincia di Firenze.

La maxi operazione

Gli agenti hanno sequestrato migliaia di file, tra immagini e video sconcertanti, contenenti anche abusi su bambini molto piccoli. La maxi operazione è nata dopo il sequestro di alcuni dispositivi ad un indagato, arrestato mesi fa per le stesse accuse, sui quali erano stati trovati - all'interno di un app di messaggistica - gruppi dedicati proprio allo scambio di simile raccapricciante materiale.

Le indagini hanno condotto all'identificazione dei soggetti inseriti nei gruppi, per i quali è scattata la perquisizione personale e informatica. Perquisizioni avvenute anche in Toscana, nei confronti di due soggetti uno residente a Livorno e l'altro a Prato, oltre che a Catania, Milano, Brescia, Varese, Bergamo, Catanzaro, Bari, Foggia, Torino, Cuneo, Genova, Imperia, Avellino, Ravenna, Ascoli Piceno. Della provincia di Firenze uno dei nove arrestati, gli altri provengono invece da Catania, Roma, Milano, Bergamo, Ravenna, Varese e Imperia. Uno di loro peraltro aveva nella sua disponibilità anche il formato digitale del libro "Guia del pedofilo", ovvero "Guida del pedofilo".

Il materiale rinvenuto e sequestrato nel corso delle perquisizioni è al vaglio della Procura distrettuale di Catania e della Polizia postale per ulteriori approfondimenti investigativi utili anche all'identificazione delle piccole vittime.

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