Caso Fimer: un futuro incerto che adesso passa al tribunale di Milano
L'azienda ha il cuore pulsante a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo
Tanto tuonò che piovve. Si può riassumere così il caso Fimer, che ancora non riesce a sbloccarsi. Dopo qualche spiraglio di luce in fondo al tunnel e un accordo tra la famiglia Carzaniga e Greybull/McLaren, adesso il giudice rimanda tutto al tribunale di Milano. Un altro stop, che per i lavoratori significa altri giorni di ansia e preoccupazione per un futuro che sta diventando sempre più incerto.
Strano a dirsi se si pensa che l'azienda di Terranuova Bracciolini, che produce inverter, i trasformatori che da pannello fotovoltaico trasformano il sole in energia elettrica e che marca un'eccellenza a livello nazionale, rischia di fallire nonostante abbia mercato, ordini, portafoglio clienti e si confermi assolutamente competitiva nell'era green.
Una situazione delicata
Ma riavvolgiamo il nastro a qualche settimana fa, quando la procedura di concordato era stata interrotta. Poi di nuovo l’accordo. Questo prevederebbe l'uscita di scena della famiglia Carzaniga. Tradotto significherebbe l'immissione di 50milioni di liquidità nelle casse di Fimer.
Tutti questi passaggi però hanno fatto sì che i magistrati si dichiaressero icompetenti a gestire la questione. Il motivo sta nel passaggio di società tra Abb e Fimer che ha spostato la sede legale da Arezzo a Milano il 30 dicembre 2021.
Poco importa se il cuore produttivo dell'azienda sia a Terranuova Baracciolini.
E' tutta una questione che si snoda sulle leggi, dato che la procedura di concordato era stata interrotta, adesso la competenza passa a Vimercate, in provincia di Milano
Intanto continua lo stato di agitazione dei dipendenti. Tutto troppo incerto. Così i lavoratori continuano il picchetto in fabbrica.
Anche il presidente della Regione Toscana aveva chiesto chiarezza
Sulla questione nelle settimane precedenti si era espresso anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. "Ora basta, in ballo centinaia di posti di lavoro", aveva tuonato.
"Vogliamo chi sappia investire e guidare, sono in ballo 280 posti di lavoro, con l'indotto 500,600. Il lavoro in Toscana è fondamentale, la Fimer deve avere un'altra direzione. Le istituzioni sono a fianco dei lavoratori", ha detto.