un ex commerciante

Cartella esattoriale del 1998: Agenzia delle Entrate chiede a pensionato di 86 anni 26mila euro

L'incredibile storia arriva da Piancastagnaio, in provincia di Siena. Adesso un pensionato è disperato e chiede aiuto a Meloni

Cartella esattoriale del 1998: Agenzia delle Entrate chiede a pensionato di 86 anni 26mila euro
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E' un ex commerciante e con una modesta pensione. Per il fisco però è un debitore che deve pagare una cartella esattoriale  26mila euro, entro 5 giorni. Troppi soldi per chiunque, figuriamoci per un pensionato che pensava di non avere debiti.

A raccontare una vicenda è il quotidiano La Nazione. Il malcapitato, invece, è un uomo di 86 anni. I suoi debiti col fisco risalirebbero al 1998. Da capogiro la cifra. Così si è munito di carta e penna e si è rivolto alla premier Giorgia Meloni, sperando e auspicando un suo intervento.

La lettera inviata alla premier Meloni

«Sono un pensionato di ottantasei anni – scrive – e vivo in un piccolo paese di montagna. Da sempre il mio lavoro è stato, quello di commerciante e imprenditore. Fin dal 1969 – spiega il pensionato – ho sempre cercato di avere un rapporto onesto e leale con decine di dipendenti regolarmente assunti a cui civilmente ho versato i contributi.

Questo ancora oggi mi viene ricordato incontrando appunto i miei ex dipendenti felicemente in pensione. E questo, lo ripeto, è un punto di orgoglio per me anche perché in quegli anni non tutti lo facevano. Ma il problema che vengo ad esporre ha dell’incredibile».

L’Agenzia delle entrate si è accanita contro di me

«L’Agenzia delle entrate si è accanita contro di me - scrive nella lettera al Presidente del Consiglio - Ho ricevuto cartelle esattoriali scadute da oltre ventiquattro anni, una addirittura che risale al 1998 di ben 26mila euro che onestamente mi sconvolge al solo pensiero di come la posso pagare visto che non possiedo beni immobili e che l’unico reddito di sostentamento è la pensione, tra l’altro di modesta entità».

Come fare? Molte le lettere e le raccomandate inviate all'Agenzia delle Entrate di Siena, ma fino ad ora la risposta è stata un assordente silenzio.

Non resta che sperare nell'intervento del Presidente del Consiglio. «Speriamo che Giorgia mi aiuti», ha detto ancora l86enne.

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