Campi Bisenzio, cumuli di rifiuti abbandonati in via Castronella: denunciato titolare ditta edile
Alcuni di questi sono risultati rifiuti pericolosi.
Militari della Stazione Carabinieri forestale di Ceppeto, durante il regolare svolgimento del servizio di perlustrazione e controllo del territorio, effettuavano un accertamento in via Castronella nel Comune di Campi Bisenzio, e notavano che, all’interno di un appezzamento di terreno, erano accatastati alla rinfusa e abbandonati al suolo rifiuti di varie tipologie, derivanti in gran parte da attività riconducibili ad impresa edilizia.
Rifiuti abbandonati in via Castronella
In particolare, dall’esterno dell’area recintata, il cui accesso era limitato dalla presenza di due cancelli muniti di lucchetto, venivano notati ingenti cumuli inerbiti, a ridosso del muro di confine e mucchi sparsi di materiale abbandonato in epoche più recenti. Inoltre i militari individuavano tre veicoli in evidente stato di abbandono, ormai “fuori uso” dunque mancanti delle parti essenziali ed evidentemente abbandonati da tempo nell’area, tra cui due autoveicoli risultati intestati ad una ditta edile e un altro automezzo intestato a soggetto di nazionalità marocchina.
I militari scoprivano anche contenitori di vernici, olii esausti e altri liquidi pericolosi non meglio individuati, un motore di autoveicolo abbandonato al suolo, pannelli potenzialmente contenenti fibrocemento amianto, ingenti cumuli di materiali derivanti dalle attività di costruzione e demolizione, numerosi mucchi di rifiuti di vario tipo, come ferro, plastiche, legno, RAEE, oltre che manufatti e container, anch’essi colmi di rifiuti speciali.
Da accertamenti successivi, l’area risultava essere stata utilizzata fino a sei mesi prima, come magazzino e deposito materiali, dall’impresa edile a cui erano intestate le auto, prima che fallisse.
Non solo la ditta edile
Interpellato il rappresentante legale della ditta, precisava che sul posto erano abbandonati al suolo anche tipologie di rifiuti non riconducibili all’attività della società da lui rappresentata, conferiti solo di recente. La tipologia di rifiuto faceva pensare alla condotta illecita diffusa di recupero di materiali metallici, effettuate da terze persone per ora ignote.
Visto che la maggior parte dei rifiuti speciali presenti costituiva il risultato di ingenti abbandoni al suolo, reiterati nel tempo dalla ditta, parte dei quali colonizzati da vegetazione e accumulati in modo eterogeneo tale da creare un degrado dell’intera superficie e che recentemente vi erano stati altri apporti di rifiuti da ignoti, i Carabinieri forestali denunciavano all’AG il titolare della Ditta per violazione penale del Testo unico ambientale per gestione/stoccaggio/deposito di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi in assenza di autorizzazione.
Procedevano anche al sequestro preventivo di iniziativa dell’area e dei rifiuti ivi depositati.