Brandiva una pistola per le strade di Marina di Massa: fermato 51enne
Il Questore considerata la pericolosità sociale del 51enne residente a Massa ha emesso il provvedimento di Daspo Willy
Era stato notato dagli agenti mentre brandiva una pistola vicino ad un locale della “movida” di Marina di Massa e per questo immeritatamente bloccato, sequestrando l'arma, poi risultata con funzionamento a molla. Il notevole afflusso di residenti e turisti, soprattutto in questo periodo, ha destato nei cittadini particolare allarme, con l'uomo a minacciare un grave pericolo per la sicurezza pubblica. L'episodio è avvenuto lo scorso 6 maggio 2024 nelle immediate vicinanze di un bar di Piazza Betti.
Denunciato
L'uomo, già gravato da precedente penale per reati inerenti gli stupefacenti, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per i reati di violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, procurato allarme e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Il Questore della Provincia di Massa Carrara, Santi Allegra, su proposta del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza, dopo un’attenta istruttoria della Divisone Anticrimine, ha emesso un provvedimento di Divieto di accesso agli esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento, nella zona Movida di Marina di Massa, nei confronti del 51enne cittadino italiano residente a Massa.
Il Questore, titolare delle attribuzioni in materia di misure di prevenzione, considerata la pericolosità sociale dell’uomo e ritenendo il suo comportamento effettivamente e potenzialmente pericoloso per la sicurezza urbana, ha emesso il provvedimento di Daspo Willy, che gli vieterà l’accesso e lo stazionamento, per mesi 18, in pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento, siti nella zona Movida di Marina di Massa, al fine di impedirgli di reiterare pericolosi ed analoghi comportamenti che possano pregiudicare la convivenza sociale.
Questa misura di prevenzione, che si ispira allo strumento introdotto diversi anni fa per arginare la violenza negli stadi, è stata ribattezzata "Willy" in ricordo del giovane pestato e ucciso a Colleferro nel settembre del 2020, mira a prevenire fenomeni di turbativa della pacifica convivenza e contrastare la cosiddetta movida violenta, tutelando il bene primario della sicurezza urbana, intesa come bene pubblico che afferisce alla tranquillità ed incolumità pubblica, favorendo la fruibilità della città da parte dei cittadini.