giudiziaria

Assoluzione annullata, l'infermiera di Piombino torna a processo

Dovrà difendersi per quattro dei dieci decessi ritenuti sospetti avvenuti nel reparto di rianimazione dell'ospedale

Assoluzione annullata, l'infermiera di Piombino torna a processo
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Ci sarà un nuovo processo per l’infermiera Fausta Bonino, accusata delle morti sospette all’ospedale di Piombino (Livorno) tra il 2014 e il 2015. La Corte di Cassazione ha infatti deciso che su quattro dei dieci casi di decesso di cui era indagata si dovrà fare un appello bis. Per gli altri sei decessi, avvenuti nel reparto di rianimazione dove lavorava, è stata confermata l’assoluzione.

 

Un lungo “calvario” giudiziario

Il caso di Fausta Bonino inizia con l’arresto del 30 marzo 2016 dai carabinieri del Nas, in esecuzione dell’ordinanza del gip di Livorno che la accusava di aver causato la morte di 13 pazienti nel reparto di rianimazione all'ospedale di Piombino dove lavorava. I decessi erano avvenuti per emorragie improvvise che, secondo le ipotesi degli investigatori, sarebbero state una conseguenza della somministrazione di massicce dosi di eparina. Successivamente, il 20 aprile 2016, l'infermiera venne scarcerata dal tribunale riesame e tornò libera. Due anni dopo, nel giugno 2018, la procura di Livorno chiuse le indagini attribuendole 10 decessi mentre per gli altri tre venne indagato Michele Casalis, primario del reparto, accusato di omicidio colposo per non aver vigilato sul personale sanitario alle sue dipendenze. 

 

 

Per il Gip era ergastolo

La prima sentenza venne emessa dal GIP nell’aprile 2019 e fu tremenda: ergastolo per quattro dei decessi, mentre assoluzione per gli altri sei perché “il fatto non sussiste” e assoluzione per l’accusa di abuso di ufficio. Fausta Bonino aveva sempre negato ogni responsabilità e dopo la lettura della sentenza scoppiò in lacrime di fronte al marito e a uno dei figli. “Non è giusto, non ho fatto nulla”, ripeteva disperata. 

 

La vittoria della difesa

Presentato il ricorso in appello, fu la corte fiorentina a cancellare l’ergastolo inflitto con il rito abbreviato per le sei morti sospette e scagionandola per le altre quattro. Mentre il 22 gennaio 2022, sempre la Corte d’Appello di Firenze, aveva assolto l' infermiera per tutte le accuse di omicidio volontario non ritenendo ci fossero «indizi gravi, precisi e concordanti» che potessero far ricondurre le morti sospette alla sua responsabilità. Oggi un nuovo capitolo e un nuovo processo per i quattro decessi per i quali Fausta Bonino era stata precedentemente assolta. Il procuratore generale della Cassazione aveva chiesto di annullare la sentenza di assoluzione della corte d'appello di Firenze e la Corte ha accolto la richiesta.

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