I dati

Affitti troppo alti, gli studenti universitari alzano la voce: "Firenze una delle città più care"

L'allarme lanciato dall’associazione centrosinistra per l’università di Firenze

Affitti troppo alti, gli studenti universitari alzano la voce: "Firenze una delle città più care"
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Le stanze disponibili sono poche, i prezzi alti, i rischi di truffe dietro l’angolo. Problemi che come comune denominatore portano il nome degli studenti fuori sede, che chiedono di creare accanto all’attuale bando per la borsa di studio un secondo bando per il contributo affitto per gli studenti con un Isee tra i 25 e 35mila euro.

E’ solo una delle richieste lanciate dall’associazione centrosinistra per l’università di Firenze, che fanno un appello a Governo, Regione e Comune di Firenze, soprattutto a chi guiderà la città dopo le elezioni di giugno. Servono "interventi coraggiosi" sulle politiche dell’abitare, dicono. Che tradotto significa mettere in condizioni chi sceglie Firenze come luogo dove poter proseguire gli studi universitari potersi permettere una casa, anche chi non rientra nei parametri per l’ottenimento della borsa di studio.

"Sono anni che riportiamo l'attenzione sul diritto all'abitare, e nonostante negli ultimi mesi sia aumentato l'interesse sul tema, i risultati raggiunti non sono ancora sufficienti. Per questo abbiamo deciso di elaborare un documento che da una parte analizzi il tema della casa con uno sguardo ampio e d’insieme, dall'altra che proponga soluzioni (realizzabili) volte a migliorare le attuali condizioni".

I dati

Sono i numeri a parlare. Nel 2023 il costo medio di una stanza in affitto a Firenze era di 435 euro. Numeri che non sono migliorati col nuovo anno.

Numeri che a Firenze, nei primi due mesi del 2024, c’è stato un ulteriore aumento del 2% dei canoni di locazione per studenti, che si aggiunge all’incremento del 12% rispetto al periodo pre-covid.

Poi ci sono le poche case a disposizione e la scelta sempre più diffusa di chi decide di trasformare la propria abitazione in un airbnb.

Da qui la richiesta degli studenti di innalzare le soglie Isee e Ispe per l’accesso ai benefici relativi al diritto allo studio e di creare una piattaforma di ricerca e offerta alloggi efficace e uno sportello affitti. E infine costruire studentati pubblici nei pressi dei principali poli universitari.

"Noi siamo qui ora, siamo pronti a dialogare per costruire insieme il futuro che ci immaginiamo - hanno scritto -  Come ripetiamo tante volte nel documento anche la comunità studentesca, fuorisede e non, è cittadinanza attiva: permetteteci di esserlo davvero".

Perché il rischio dietro l’angolo è che lo studio possa diventare un lusso solo per pochi.

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