Abusi nello studio privato anche su minori: ex psicologo condannato a 10 anni

Compì abusi aggravati nei confronti di giovani studenti, anche minorenni, affidati a lui per ragioni di cura in un lasso di tempo di 10 anni dal 2013 al 2023. Per il 47enne ex psicologo della Valdinievole è arrivata una condanna a dieci anni di reclusione, con l'interdizione in perpetuo da tutti i pubblici uffici e da qualsiasi incarico negli istituti scolastici o in istituti che riguardino soggetti minorenni.

Il 47enne inoltre dovrà risarcire i danni in favore delle vittime, disponendo innanzitutto una provvisionale da 10mila per nove delle parti civili e 3mila per la decima, e con esse anche le spese processuali.

Gli abusi nello studio

Le indagini partirono dalla denuncia di una delle vittime e si conclusero con l'arresto dello psicologo, accusato di abusi. Gli accertamenti della Polizia portarono infatti alla luce diversi episodi di violenze messi in campo dal professionista nel suo studio privato, in molti casi come psicologo incaricato di gestire lo sportello di ascolto della scuola.

Gli abusi, che sarebbero perdurati dal 2013 fino al 2023, coinvolgerebbero 10 pazienti, di cui sette sono minori. Tra queste vittime, quattro sarebbero ragazze di età inferiore ai 16 anni al momento dei fatti. Il professionista, dopo aver conquistato la fiducia dei giovani pazienti, li invitava a sottoporsi a terapia privata nel suo studio. Inizialmente, la terapia coinvolgeva tecniche di respirazione e rilassamento, ma successivamente si sarebbe evoluta in pratiche irregolari, includendo contatti fisici inappropriati.

Le vittime, durante le sedute, si sarebbero trovate accanto allo psicologo, spesso in una stanza separata dove erano stati collocati dei materassini. In queste circostanze, si verificavano i ripetuti abusi sessuali, tra cui palpeggiamenti e toccamenti.

Le indagini e l'arresto

Dopo la denuncia iniziale, la Procura di Pistoia ha autorizzato perquisizioni presso lo studio, l'abitazione e altri luoghi riconducibili allo psicologo, culminate nel sequestro di supporti informatici. L'analisi di tali dispositivi ha rivelato ulteriori contatti con giovani pazienti attraverso profili anonimi su social media. Le testimonianze di altre otto vittime, di cui sette sono minori, hanno confermato le condotte ritenute penalmente rilevanti dalla Procura.

Il 47enne, in alcune circostanze, avrebbe ammesso l'utilizzo di metodi discutibili, rivelando anche una consapevolezza delle possibili conseguenze delle sue azioni. Tuttavia, questa consapevolezza non ha portato a una modifica del suo comportamento nei confronti delle giovani pazienti. Con il crescente numero di vittime accertate la Procura richiese al G.I.P. di Pistoia l'emissione di una misura restrittiva in carcere, il primo passo verso il processo concluso oggi con 10 anni di reclusione.