Piana in destra e sinistra d'Arno: il punto sui lavori di bonifica per la prevenzione idrogeologica

Presentati gli investimenti ordinari e straordinari del Consorzio Medio Valdarno sulla Piana Fiorentina e Pratese e la riva sinistra d’Arno tra Vingone e Badia a Settimo con il contributo e la collaborazione di Regione Toscana e comunità locali

Piana in destra e sinistra d'Arno: il punto sui lavori di bonifica per la prevenzione idrogeologica
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Le pianure in riva destra e sinistra del Fiume Arno a valle della città di Firenze sono sicuramente una delle zone idraulicamente più complesse e delicate dell’intero del Medio Valdarno; potremmo definirle il cuore del comprensorio, considerata l’alta concentrazione di corsi d’acqua collinari, opere idrauliche di versante, casse di espansione, sistemi di acque basse, aree umide e impianti idrovori che si intrecciano.

Piana in destra e sinistra d'Arno: il punto sui lavori di bonifica per la prevenzione idrogeologica

Qui, numeri alla mano si investono ogni anno circa 1,7 milioni di euro in destra idraulica e circa 1 milione di euro in sinistra per le sole manutenzioni ordinarie; una cifra a cui se si aggiungono le manutenzioni straordinarie e i progetti strutturali su progetto si arriva a sommare, negli ultimi 5 anni, più di 22 milioni di euro di lavori realizzati.

Tra questi si ricordano le opere sul T. Ombrone a Castelletti, l’area di laminazione Lago “Il Pino” a servizio del canale Goricina e del sistema acque basse, l’adeguamento funzionale del canale emissario e impianto idrovoro “Viaccia” e la cassa di espansione di Padule in Comune di Sesto Fiorentino mentre sul versante sinistro le due bocche tarate di Vingone e Soglia a Scandicci 

Oltre le manutenzioni ordinarie già confermate anche per il 2023 nella Piana tra Firenze e Prato sono già cominciati o di prossima attivazione altri 15 milioni di euro di interventi strutturali tra cui in particolar modo si segnalano i lavori in corso alla cassa di espansione “Lupo” sul Canale Vingone, il completamento della cassa di espansione La Gora, l’adeguamento arginale della Gora Mazzoni a valle dell’immissione della Gora Bresci e poi a venire i grandi interventi sulla Marina e ancora a completamento del sistema della Viaccia. 

Un lavoro di difesa idraulica di uno dei territori più densamente abitati e produttivi dell’intera Toscana che il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno porta avanti anno dopo anno in proficua sinergia con il Genio Civile della Regione Toscana e in stretto rapporto con le Amministrazioni Comunali. 

Ogni anno sulle due pianure intorno all’Arno si eseguono sfalci nei tratti urbani dei corsi d’acqua e sulle opere idrauliche per 600 km e più di 120 ettari; si lavora ai diradamenti selettivi che servono a regolare e riqualificare la fascia arborea riparia per una media di circa 27 km e si portano a conclusione una media di 59 interventi di manutenzione incidentale, ovvero di riparazioni, sistemazioni e lavorazioni varie che si rendono necessarie a seguito di piccoli e grandi eventi meteo, segnalazioni dei comuni, delle associazioni e dei cittadini contribuenti. 

Le dichiarazioni

Marco Bottino, Presidente Consorzio di Bonifica Medio Valdarno:

“Nella Piana Fiorentina e Pratese, sulle colline di Poggio a Caiano, Carmignano, Calenzano, Scandicci e Lastra a Signa e nella piana intorno a Badia a Settimo si concentra il core business del Consorzio di Bonifica.

Qui funzionano i grandi impianti idrovori di pianura e si fanno anno dopo anno grandi investimenti in manutenzione ordinaria sul sistema dei canali e sui torrenti di versante.
Le opere idrauliche sono già numerose ma, così come si fece dopo le alluvioni dei primi anni ’90 si continuano a realizzare rinforzi, adeguamenti e sistemazioni nuove per aumentare il grado di resilienza e sicurezza idraulica del territorio: basti pensare ai lavori già in corso o che partiranno a breve per altri 15 milioni di euro”. 

Angela Bagni, Sindaco di Lastra a Signa:

“Gli interventi eseguiti negli ultimi anni nel nostro territorio da parte del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno hanno perseguito essenzialmente due obiettivi: da un lato la costante manutenzione degli argini con puntuali e periodici interventi di sfalcio della vegetazione e dall’altro con le opere di bonifica, messa insicurezza e riqualificazione delle sponde dell’Arno e i suoi affluenti.
Il Comune di Lastra a Signa è inoltre entrato a far parte del Patto per l’Arno e del Contratto del Fiume Pesa in accordo con altre realtà territoriali per la difesa del suolo e della tutela delle acque e la valorizzazione ambientale, culturale e paesaggistica”. 

Giampiero Fossi, Sindaco di Signa:

“Una grande soddisfazione e un sincero ringraziamento al Consorzio di Bonifica per il grande lavoro che sta portando avanti.

Siamo davanti ad un disegno progettuale che coinvolge molti Comuni e guarda alla riorganizzazione di territori importanti ma al contempo difficoltosi dal punto di vista idrogeologico. Signa, territorio caratterizzato da criticità idraulica, è stata colpita da eventi calamitosi che hanno portato danni ingenti sul nostro territorio.
Adesso, la realizzazione di Casse di Espansione insieme al lavoro strutturato in seguito alla firma del Protocollo d’Intesa per la mitigazione del rischio idraulico con il Consorzio di Bonifica e Regione Toscana, si arriverà alla messa in sicurezza di aree attualmente interessate anche da piene duecentennali.

Grazie quindi al Consorzio per aver saputo lavorare in un’ottica di benessere pubblico, coniugando la messa in sicurezza idraulica con l’abitabilità e la restituzione di spazi verdi ai cittadini”. 

Andrea Giorgi, Vicesindaco di Scandicci:

“Gli interventi del Consorzio di Bonifica del Medio Valdarno hanno un’importanza primaria per la sicurezza e per la modernizzazione del nostro territorio sia per quanto riguarda le attività di manutenzione ordinaria lungo gli argini, sia per la progettazione e la realizzazione delle nuove opere.

Tra le previsioni fondamentale è la Cassa di laminazione del torrente Ghindossoli fissata nel Piano Attività di Bonifica, un investimento di 2,9 milioni di euro per il futuro assetto idrogeologico dell’area, con cui finalmente saranno affrontati i disagi sia nella zona di via di Triozzi sia dell’autostrada A1.

Le previsioni riguardano inoltre il sistema idraulico di Castelpulci e la manutenzione straordinaria della traversa sulla Greve all’altezza de Le Bagnese, per un totale di oltre 5,3 milioni di euro di futuri investimenti per migliorare ulteriormente la sicurezza idrogeologica a Scandicci”.

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