una brutta storia

L'eredità di don Milani finisce in tribunale. Conteso l'archivio storico

Ma la figlia di Michele Gesualdi rilancia: "Sono dei farisei. Ci vedo tanto misoginia"

L'eredità di don Milani finisce in tribunale. Conteso l'archivio storico
Pubblicato:

E' un clima teso quello a Barbiana, molto lontano dagli insegnamenti di don Milani. Già, perché l'archivio storico di don Milani adesso è conteso in tribunale. Da una parte c'è la pretesa della Fondazione di cui si fa portavoce il presidente Agostino Burberi.

"Ci sono tutti gli atti che Michele Gesualdi ha raccolto e pubblicato, in qualità di presidente della Fondazione - sostiene Burberi - Lo stesso Michele Gesualdi ha sottoscritto di suo pugno una dichiarazione".

Poi c'è Sandra Gesualdi, figlia di Michele, che dice di non avere alcuna intenzione di restituire quei documenti.

"L'archivio di mio padre è frutto del suo lavoro. Mio padre mi ha fatto testamento, in cui dice chiaro e tondo che della Fondazione non si fida più e mi lascia gestore delle lettere".

Tutto nasce dopo la pubblicazione di un libro nel dicembre 2022, a cura di Sandra Gesualdi, per le Edizioni San Paolo, con la pubblicazione di lettere inedite di Don Milani "senza alcuna autorizzazione da parte della Fondazione", sostengono.

Da qui la causa civile presentata al tribunale di Monza lo scorso 21 novembre. La Fondazione, per bocca del presidente Agostino Burberi, "ha richiesto l’immediato reintegro alla Fondazione, del rilevante materiale archivistico ancora in possesso alle signore Sandra Gesualdi e Carla Carotti, rispettivamente figlia e moglie dell’ex presidente della Fondazione, Michele Gesualdi.

Cosa chiede la Fondazione don Milani

"Dopo il decesso di quest’ultimo (2018), la conservazione del materiale archivistico, di assoluto valore documentale, un numero assai rilevante di lettere, testi originali delle opere milaniane, fotografie, scritti vari, appunti, inediti, è rimasta affidata in piena fiducia nella casa dei Gesualdi a Calenzano, alla moglie Carla Carotti e alla figlia Sandra, che già da anni avevano aderito alla Fondazione - si legge in un comunicato della Fondazione -.

A nulla sono valsi i ripetuti tentativi della Fondazione di trovare una soluzione bonaria e condivisa, ed evitare una causa in tribunale, con la signora Sandra Gesualdi, che con la pubblicazione del libro ha agito come titolare del materiale archivistico, sottraendolo di fatto alla Fondazione stessa.

Solo in considerazione che nel 2023 si è celebrato il Centenario della nascita di Don Milani, la Fondazione ha scelto, prima di oggi, di soprassedere a intraprendere la necessaria e inevitabile azione giudiziaria".

Gesualdi: "E misoginia"

Ma la versione di Sandra Gesualdi è completamente diversa e parla di una Barbiana, dopo la morte di don Milani, da dove sono scappati tutti. E dalla sua parte, come lei stessa sostiene, c'è un testamento del padre che le chiede di occuparsi dell'archivio.

"Vedo tanta volgarità: si parla di diritti d'autore - dice al Corriere Fiorentino - di fronte a don Lorenzo Milani e Miche Gesualdi, che sono due giganti a confronto di questi farisei. I diritti per la ripubblicazione delle lettere andranno a una ong".

E poi ancora, sempre sulle pagine del quotidiano Corriere Fiorentino:

"Aspettano che muoia una persona per rifarsela con la figlia e con la vedova? Io ci vedo anche tanta misoginia. Sì, parliamo di 75enni misogini, incapaci di portare un'esperienza sulle spalle, che se la rifanno sulla figlia".

Ma il presidente della Fondazione non si smuove e chiarisce:.

"Come Fondazione abbiamo il dovere di tutelare e promuovere, accrescere e valorizzare, l’intero Archivio, fondamentale eredità materiale e spirituale di Don Milani, e proteggerlo da ogni tentativo di indebita e ingiustificata appropriazione o peggio ancora qualsivoglia speculazione.

Lo dobbiamo alla memoria di Don Lorenzo, e alle future generazioni. Per questo andremo avanti con le nostre ragioni, risoluti, fino al termine di questa vicenda".

Seguici sui nostri canali