RAZZISMO SUL PARQUET

Insulti razzisti a Buba Minteh nella partita di basket tra Juve Pontedera e Agliana: "Tutto falso. Noi invece oggetto di violenza"

Il gravissimo fatto sarebbe avvenuto durante la 12ª giornata del campionato di basket di Serie C Unica: i comunicati delle società

Insulti razzisti a Buba Minteh nella partita di basket tra Juve Pontedera e Agliana: "Tutto falso. Noi invece oggetto di violenza"
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Ha provocato grosso rumore - purtroppo non per questioni sportive - il match tra Juve Pontedera e Pallacanestro Agliana, valido per la 12ª giornata del campionato di Serie C Unica di basket. Il club della provincia di Pisa ha infatti pubblicamente denunciato gli insulti razzisti che Buba Minteh avrebbe ricevuto, cestista della squadra, dai diretti avversari sul parquet.

La condanna di Pontedera

Secondo la versione della Juve Pontedera, gli insulti a sfondo razzista contro Buba, gambiano di 27 anni, sarebbero arrivati dai giocatori di Agliana. Un fatto che - se accertato - sarebbe di una gravità inaudita. Scioccato il club pisano, il quale tramite un comunicato stampa ha espresso tutta la propria rabbia e costernazione per quanto accaduto.

"Questo weekend, prima del consueto post con il resoconto della partita, è doveroso parlare degli insulti razzisti rivolti ad un nostro giocatore da parte di due avversari, durante e dopo la dodicesima giornata del campionato di Serie C Unica disputata al Pala Zoli di Pontedera tra i nostri padroni di casa della BNV Juve Pontedera e la compagine ospite della Endiasfalti Agliana - si legge - . L’insulto a sfondo razzista proveniente dal pubblico è deprecabile, tanto che è sanzionato sia dalla giustizia sportiva che da quella ordinaria. Riceverlo da avversari che stai affrontando sul campo è inaccettabile. Buba è il nostro eroe e, da questa sera, alla Juve Pontedera siamo tutti Buba!".

La risposta di Agliana

Pronta la risposta arrivata da Agliana, la quale ha preso le distanze dalle accuse di razzismo condannando alcuni gesti di violenza avvenuti negli spogliatoi al termine della contesa.

"La Pallacanestro Agliana 2000 prende le distanze dalle accuse di razzismo mosse dalla società BNV Juve Pontedera e dagli incresciosi gesti avvenuti negli spogliatoi del Pala Zoli al termine della gara valida per la prima giornata di ritorno del campionato di Serie C Unica tra Juve Pontedera e Endiasfalti Agliana. La nostra società si è sempre caratterizzata per i suoi valori di inclusione, e non contempla assolutamente certi comportamenti. Allo stesso modo la Pallacanestro Agliana 2000 vuole evidenziare i fatti di violenza accaduti nel post gara. Gesti che rovinano la bellezza di questo sport e mettono a repentaglio la salute dei giocatori, che speriamo di non dover vivere mai più. Restiamo in attesa dei provvedimenti degli organi competenti, mettendoci a disposizione per qualsiasi chiarimento sull’accaduto".

La nuova precisazione di Agliana

Il club neroverde - dopo aver già inviato il comunicato di cui sopra - ha deciso di precisare ulteriormente quanto accaduto dando una sua ulteriore versione dei fatti più approfondita. Rispedite nuovamente le accuse di razzismo mosse da Pontedera, definite "false", Agliana ha puntato invece il dito con dei gesti di violenza che sarebbero avvenuti ai danni dei propri tesserati nel post partita.

"La Pallacanestro Agliana 2000 vuole precisare quanto realmente accaduto nella giornata di sabato 9 dicembre in occasione della gara tra Juve Pontedera e Endiasfalti Agliana, dopo quanto uscito questa mattina sugli organi di informazione. Ricostruzioni totalmente false. Prendiamo nuovamente le distanze dalle false accuse di offese razziste che sarebbero state pronunciate in campo, mosse dalla società BNV Juve Pontedera, come testimonia anche il referto arbitrale. Ci teniamo però ad evidenziare e divulgare i fatti accaduti nel post partita. Un tesserato della BNV Juve Pontedera, al termine della gara, ha aspettato i giocatori di Agliana nel tunnel degli spogliatoi per aggredirli e colpendoli. Un gesto che, ripetiamo, va contro i valori di questo sport e che ha messo a repentaglio la salute dei giocatori. La società, quindi, si riserva la possibilità di agire per vie legali nei confronti di chi continuerà a diffamarla".
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