Polemica rovente

"Lajatico ha bisogno di figli non di omosessuali": è scontro sul volantino omofobo diffuso da Forza Nuova

La solidarietà della Regione Toscana

"Lajatico ha bisogno di figli non di omosessuali": è scontro sul volantino omofobo diffuso da Forza Nuova
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 "Lajatico ha bisogno di figli non di omosessuali": è scontro sul volantino omofobo diffuso da Forza Nuova

E' polemica per un volantino omofobo diffuso da Forza Nuova ieri a Lajatico (Pisa) e rivolto al sindaco del piccolo comune della Valdera Alessio Barbafieri.

Nel volantino c'è scritto in modo chiaro: "Lajatico ha bisogno di figli non di omosessuali".

L’intervento del presidente del Consiglio della Regione Toscana

"A Lajatico – ha scritto Antonio Mazzeo -  a causa dei pochi bambini in uscita dalle elementari l'anno prossimo non si farà la classe di prima media.

Un gruppo neofascista, sta usando questo problema per attaccare il sindaco Alessio Barbafieri con dei volantini omofobi e indegni, dando la colpa della chiusura della scuola alle persone omossessuali.

Vorrei esprimere ad Alessio la mia solidarietà politica e soprattutto umana.

Questo è un attacco ignobile, vile, e spero che tutte le forze politiche si dissocino ed esprimano la solidarietà ad Alessio.

Perché questa non è una critica politica ma è solo omofobia della peggior specie. E va combattuta ogni giorno".

La solidarietà dell’assessora regionale

"Tutte le istituzioni e le forze politiche, inclusa la destra democratica – ha detto Alessandra Nardini -  si uniscano in una condanna netta e unanime e nella difesa dei più basilari valori e principi. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza al Sindaco Alessio Barbafieri.

Nessun silenzio è ammissibile, nessuno strizzi l'occhio agli omofobi e ai fascisti. Reagiamo uniti, non possiamo tollerare tutto questo. Ecco a cosa serviva la Legge Zan, ecco perché non ci fermeremo nel chiedere una legge contro l'odio.

Ecco a cosa servono i percorsi di educazione al rispetto, alla parità e alle differenze nelle scuole: a proteggere le giovani generazioni da stereotipi, pregiudizi e discriminazioni, a sradicarli nella società. Come Regione Toscana continueremo a combattere ogni giorno qualsiasi forma di discriminazioni, a partire da quelle per orientamento sessuale e identità di genere.

Questo ennesimo episodio pone ancora una volta una questione che non può più essere ignorata e rimandata, ossia la necessità democratica di sciogliere i movimenti neofascisti e neonazisti. Non ci può essere spazio per tutto questo in un Paese che si riconosce nei valori dell'antifascismo e della Resistenza da cui è nata la nostra Costituzione. La politica agisca".

 

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