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Gestione dei rifiuti, stangata Tari e Multiutility: CNA ne parla domani con i sindaci della Piana Fiorentina

Gestione dei rifiuti, stangata Tari e Multiutility: CNA ne parla domani con i sindaci della Piana Fiorentina
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Si parlerà (anche) dell’ultima (e ennesima) stangata Tari riversata sulle imprese domani, 21 luglio, nell’incontro aperto al pubblico “Gestione dei rifiuti nella Piana Fiorentina: come uscire dalla crisi. Le richieste del sistema economico alla politica” organizzato da CNA Piana Fiorentina (ore 17:30, ZoWorking - Via R. Bruschi 128 - Sesto Fiorentino, ingresso libero).

Gestione dei rifiuti, stangata Tari e Multiutility

A rispondere degli aumenti e a illustrare i progetti che in futuro dovrebbero risolvere i problemi decennali dello smaltimento dei rifiuti: Lorenzo Falchi, Sindaco di Sesto Fiorentino, Emiliano Fossi, Sindaco di Campi Bisenzio, Giampiero Fossi, Sindaco di Signa e Riccardo Prestini, Sindaco di Calenzano. A sostener il punto di vista delle imprese saranno invece Paolo Conti, Presidente di CNA Piana Fiorentina e una delegazione di imprenditori del territorio. Il dibattito, moderato dalla giornalista Sandra Nistri, sarà concluso da Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana.

“In un momento in cui imprese e cittadini sono gravati da rincari energetici, delle materie prime e, in generale, del costo della vita e il sistema economico-imprenditoriale tenta ancora di ripartire dopo la batosta del Covid, aumentare la tassa sui rifiuti è stato un atto inaccettabile – commenta Paolo Conti – Almeno fosse stato richiesto un aumento tariffario per un periodo definito e breve, necessario alla messa a regime di un sistema che possa portare a una gestione razionale ed economica dei rifiuti. Purtroppo si è trattato invece di aumenti tout court, con una visione del futuro attualmente basata solo sugli annunci”.

Al centro del dibattito di domani non ci saranno solo gli aumenti, ma anche le numerose incongruenze che si manifestano a livello locale, rendendo più o meno facile e conveniente far impresa a distanza di pochi chilometri, nel semplice passaggio da un Comune all’altro.
Lo esemplifica proprio il costo della Tari. La stessa officina meccanica di 350 metri quadri paga a Calenzano 1.421 euro, a Sesto Fiorentino 1.470 euro, a Campi Bisenzio 1.855 euro e a Signa 2.317 euro, con un aumento tra l’esborso minore e quello maggiore del 63%.

E non è certo un caso isolato. CNA ha esaminato anche altre attività individuando, tra l’importo minore e quello maggiore della Tari, negli stessi comuni, a parità di condizioni, un aumento dell’83% per le falegnamerie, del 99% per le carrozzerie; del 144% per le attività industriali, del 113% per parrucchieri e estetiste, del 74% per i ristoranti e del 59% per i bar. Con un’unica costante, il fatto che il Comune dove la Tari è più salata è quello di Signa e quello in cui è più leggera Calenzano.

“Un’area interconnessa, con caratteristiche, opportunità e problematiche costanti, la Piana Fiorentina, eppure 4 modalità diverse da parte della Pubblica Amministrazione di rapportarsi alle imprese, creando tra esse disparità competitive - commenta Conti - La Piana è sede di un tessuto produttivo che, globalmente, produce una fetta importante del Pil della Città Metropolitana e, globalmente, dà occupazione. E con un’ottica globale va inquadrato, facendo perno, nel rispetto delle specificità, su una visione unitaria del territorio quanto a tasse, regolamenti, infrastrutture”.

Al centro del dibattito anche la futura Multiutility che, presumibilmente, riceverà in dote i 9.932.733 euro di utile del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre da Alia (che, almeno in parte, avrebbe potuto essere utilizzato per non gravare sui bilanci di famiglie e imprese) e proposte, sia in merito alla strutturazione della bolletta (imperativo per l’associazione il passaggio alla tariffa puntuale) che alla gestione dei rifiuti.

“Un Piano dei Rifiuti una volta per tutte adeguato alle esigenze della nostra Regione non può non prescindere da un cambio di paradigma che trasformi ciò che oggi è visto come un costo nell’opportunità offerta dalla termovalorizzazione – conclude Cioni - Siamo fermamente convinti che la parte dei rifiuti non reintrodotti nell’economia circolare debba concludere il suo ciclo all’interno di termovalorizzatori innovativi così da produrre energia ed acqua calda da distribuire alla comunità circostante tramite il teleriscaldamento, cogliendo la doppia opportunità di ridurre la tassa sui rifiuti e di abbassare il costo energetico delle varie utenze”.

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