Forteto, al via una commissione bicamerale d’inchiesta: continuerà ad indagare sugli abusi sui minori
Donzell: "Noi siamo convinti e orgogliosi di istituire questa Commissione perché vogliamo dire alle vittime che lo Stato c'è”
Forteto, si indagherà ancora. Basti questo per riassumere il via libera dal Senato ad una nuova commissione d'inchiesta sulla comunità di recupero per minori situata nel Mugello, ma dove si consumavano maltrattamenti e abusi sui minori.
Il Parlamento potrà così continuare ad indagare. Lo dice con fermezza il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.
"Noi siamo convinti e orgogliosi –ha evidenziato Donzelli – di istituire questa Commissione perché vogliamo dire alle vittime che lo Stato c'è”.
"Il Parlamento – sottolinea in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli – potrà così continuare a indagare sugli abusi sui minori, sulle violenze e sulle responsabilità politico-istituzionali di questa vicenda di abusi, soprusi, violenze materiali e istituzionali: non mi stancherò mai di lavorare per la verità.
"Noi siamo convinti e orgogliosi – ha agguinto Donzelli – di istituire questa Commissione perché vogliamo dire alle vittime che lo Stato c'è ed è l'ora che si assuma le sue responsabilità, facendo tutto ciò che è possibile per trovare la verità su questa orrenda vicenda. Sarà sempre troppo tardi rispetto a come e quanto la politica poteva e doveva aprire gli occhi e intervenire, ma questo oggi non può essere un alibi.
Il Forteto ha potuto godere per 50 anni di un'enorme rete di connivenze e porta un'eredità negativa pesante su cui dev'essere fatta chiarezza. Nella precedente legislatura una Commissione d'inchiesta sul Forteto ha fatto un importante lavoro, ma oggi serve di più. Il nostro compito è recuperare lo spirito di collaborazione bipartisan che ha animato le due commissioni d'inchiesta del Consiglio regionale della Toscana.
Ora che siamo maggioranza vogliamo andare fino in fondo e sentiamo la responsabilità ancora più forte".
La Regione ha chiesto 5 milioni di euro di risarcimenti
Nell’ottobre scorso a presentare il conto anche la Regione Toscana che ha chiesto 5 milioni di euro di risarcimento.
Quella de Il Forteto è ancora una vicenda piena di ombre. Fin troppe a distanza di anni, nonostante i tre gradi di giudizio che hanno visto condannare Rodolfo Fiesoli, fondatore nel 1970 della cooperativa.
Poi per Fiesoli è arrivata la comunità e l'accredito nelle istituzioni. Correva l'anno 1977. Da allora ci sono stati abusi e sevizie nei confronti di minori che il profeta, così veniva chiamato Roberto Fiesoli, avrebbe dovuto difendere.
Nel novembre del 2019 la condanna per violenza sessuale e maltrattamenti. Oggi, a causa delle sue condizioni di salute, si trova ai domiciliari in una rsa nel padovano. Nel corso degli anni ci sono già state due commissioni regionali e una parlamentare, volte a far chiarezza anche sul black out istituzionale di quegli anni.
Agghiaccianti le testimonianze in quella che era diventata la comunità degli orrori dove i testimoni parlano di abusi, maltrattamenti e rapporti sessuali promiscui.