occupazione femminile

E' incinta e l'azienda la assume a tempo indeterminato

Arriva da Colle di Val d'Elsa la storia di Chiara Serchi, 31 anni, e neo mamma

E' incinta e l'azienda la assume a tempo indeterminato
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Scopre di essere incinta durante il periodo di prova e viene assunta a tempo indeterminato. Siamo a Colle di Val d'Elsa, a pochi chilometri da Siena. Lei si chiama Silvia Serchi.

Classe 1992 entra in Rcr, un'azienda che si occupa di cristalleria, come una semplice tirocinante. Inizialmente, un'esperienza come un'altra. O perlomeno così pensava la ragazza quando è andata dai suoi superiori e ha comunicato la gravidanza.

Un atto dovuto pensano molte donne. Un misto tra disagio, senso di inappropriatezza davanti a un evento che dovrebbe essere solo felice.

Qualche mese dopo la telefonata e il tempo indeterminato

E quello che doveva essere solo un momento bello e senza pensieri, alla fine è stato davvero così. Dopo la notizia dello stato interessante, Rcr Cristalleria ha convocato la ragazza per comunicarle l'assunzione. Un tempo indeterminato, che fa notizia.

«Non è facile trovare un’azienda che ti assume sapendo che sarai assente per alcuni mesi. Sono già rientrata, almeno in parte - ha raccontato la ragazza nei giorni scorsi sulle pagine de La Nazione - Il mio pensiero va a tutte quelle donne e future mamme che non trovano un’azienda come quella che ha deciso di assumermi».

Un sospiro di sollievo per Chiara, che le ha permesso di vivere i nove mesi in serenità.

«Quando sono entrata in Rcr, non conoscendo la realtà, pensavo che sarebbe stato l’ennesimo tirocinio, poi ho scoperto un’azienda nella quale lavori con soddisfazione - ha detto ancora - Mi hanno sempre trattata come una dipendente che lavora lì da sempre. Quando mi sono sposata mi hanno anche fatto un regalo».

L'assunzione di una mamma fa ancora notizia

Una bella pagina quella della 31enne, ma che accende i fari sull'occupazione femminile. I dati parlano chiaro. Le donne sono meno pagate, rispetto agli uomini. Hanno più qualifiche, ma nonostante questo hanno spesso contratti part time. E, ancora oggi, una donna ha paura di raccontare il suo sogno di diventare mamma perché altrimenti rischierebbe il posto di lavoro.

Ultimo rapporto Ires-Cgil sull’occupazione in Toscana

Le donne sono pagate meno, eppure sono più qualificate. Solo il 67% delle donne toscane con età 15-64 anni è attiva sul mercato del lavoro, contro l’80%degli uomini. Un divario simile si osserva nei tassi di occupazione, pari al 63,8% per le donne e al 76,7% per gli uomini.

In Toscana le donne lavorano in totale 267,4 milioni di ore annue in meno rispetto agli uomini. Il dato è alimentato sia dal minore tasso di occupazione femminile (13 punti percentuali in meno rispetto al tasso di occupazione maschile), sia da una media settimanale di ore lavorate settimanali inferiore di 6,3 ore rispetto agli uomini. Quasi un terzo delle lavoratrici dipendenti ha un contratto a tempo parziale, contro l’8,6% dei lavoratori. Si tratta di un dato in linea con quello italiano ma superiore di oltre 2 punti percentuali rispetto alla media europea.

Quello toscano non è l'unico caso

Come detto, l'assunzione di una mamma fa ancora notizia. E' tra questi anche il caso di Erika originaria di Sassuolo, era stata assunta  alla Ferretti Automotive di Arceto durante il lockdown con un contratto a tempo determinato. Poi anche per lei dopo la gravidanza è arrivata l'assunzione.

Lo stesso destino   Valentina, giovane estetista della Lombardia. Donne fortunate e in gamba.

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