Ucciso nel centro di pisa

Ucciso a coltellate, individuato anche il terzo responsabile. E' caccia all'uomo

I fratelli della vittima: "Ilyes non era uno spacciatore e non aveva nemmeno precedenti penali"

Ucciso a coltellate, individuato anche il terzo responsabile. E' caccia all'uomo
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I carabinieri si sono presentati a casa sua a Pisa, ma del secondo georgiano non c'è traccia. L'uomo è ritenuto dagli inquirenti l'autore materiale del delitto di Ylies Amri, il tunisino di 25 anni, ucciso a coltellate nel centro di Pisa al culmine di una lite per futili motivi la sera del 5 gennaio.

In carcere da domenica in stato di fermo si trova un altro georgiano di 32 anni, Shota Javshanashvili, sposato e padre di due figli, accusato di omicidio in concorso anche se potrebbe non essere stato lui a sferrare le coltellate mortali al 25enne.

Adesso, l'identificazione certa del secondo georgiano e il blitz presso la sua abitazione, dove gli inquirenti hanno trovato la moglie e il figlio ma di lui non c'era traccia. E neppure i familiari hanno saputo dire dove si trovasse. Dalla notte dell'omicidio non sarebbe più rientrato a casa.

Secondo i primi accertamenti degli investigatori, ma sarà decisivo l'interrogatorio di garanzia dell'altro georgiano fissato in carcere per domani, la lite sarebbe scoppiata per futili motivi tra persone già alterate probabilmente per l'abuso di alcol o altre sostanze.

Dalle parole sono passati ai fatti, poi sono spuntati i coltelli e cocci di bottiglia che sono costati la vita al giovane tunisino, già noto alle forze dell'ordine per reati minori.

Adesso è caccia all'uomo.

Accoltellato vicino al centro cittadino

Ucciso, ammazzato a coltellate nel pieno centro storico della città di Pisa. La vittima è Ylies Amri, il tunisino di 25 anni tunisino, colpito mortalmente in piazza Vittorio Emanuele. L’aggressione mortale è avvenuta intorno alle 23 di venerdì 5 gennaio 2023.

Il 25enne è stato raggiunto da numerosi fendenti, di cui almeno uno mortale al torace, sotto i portici dell'edificio delle Poste e che da un po' di tempo, principalmente di sera, è frequentato da sbandati, tossicodipendenti e spacciatori. Si attende comunque l'esito dell'autopsia sul copro della vittima. Poi, il funerale dovrebbe svolgersi in Tunisia, come annunciato da alcuni rappresentanti della comunità marocchina.

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