perse le tracce

Caso Kata, la Procura chiede di allargare le indagini in Perù. La bambina rapita per uno scambio di persona?

Della piccola di 5 anni non si hanno notizie dal 10 giugno 2023

Caso Kata, la Procura chiede di allargare le indagini in Perù. La bambina rapita per uno scambio di persona?
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Tra pochi giorno saranno tre mesi dalla scomparsa di Kataleya Alvarez Chiclio, per tutti Kata. Di lei si sono perse le tracce dal 10 giugno 2023, dall'ex hotel Astor, allora occupato da un centinaio di famiglie.

Fino ad oggi sono state passate al setaccio le telecamere della città e infiniti interrogatori. Adesso la Procura sta pensando però di chiedere una rogatoria internazionale alle autorità peruviane. L'ipotesi  sarebbe che la piccola si trovi in Perù. Forse rapita per sbaglio, per uno scambio di persona. Chissà.

Scomparsa dal 10 giugno

Sono pochi i minuti che inquadrano la bambina per l'ultima volta. Nelle immagini video si vede la bambina salire verso i piani alti della struttura e poi scendere verso il cortile. Alle 15.13 ha il fare più deciso Cata. Appoggia appena la mano sul muro e scivola via velocemente. A riprenderla è la telecamera di via Boccherini.

Le immagini sono state diffuse giovedì 13 luglio 2023, dai carabinieri, delegati alle indagini coordinate dalla Dda di Firenze.

Poco prima di quel video si era visto Cataleya con gli amici e poi rientrare all'interno da sola, di quella che era la sua casa. L'ipotesi per gli inquirenti rimane sempre la stessa: sequestro di persona a scopo di estorsione. Un'ipotesi, però, che ha qualche punto interrogativo. O meglio uno su tutti.

Come mai fino ad ora nessuno ha chiesto un riscatto?

Certo è che i misteri dell'Astor sono molti. «Chi sa parli», avevano fatto appello i genitori nei giorni scorsi in una delle tante manifestazioni. «Non lo faccia per noi, ma lo faccia per la bambina».

Appelli che fino ad ora sono rimasti inascoltati.

Ma che fine ha fatto Cataleya?

Gli oltre tremila metri quadrati dell'Astor sembrano aver inghiottito quell'essere minuscolo di appena un metro e 15 centimetri di altezza, dagli occhi e capelli castani.

Forse ha pagato o paga ancora - e se fosse così significherebbe che sia ancora viva -  le colpe dei grandi.

Un'inchiesta che zoppica

Ma l'inchiesta è nata male. Sì, perché nessuno ha pensato sin da subito di procedere allo sgombero dell'Astor. E' passata una settimana perché venisse rotto il retaggio del racket dell'affitto, droga e chissà cos'altro.

L'inchiesta di rogatoria

E' il quotidiano la Nazione a svelare ulteriori dettagli sull'indagine della Procura, che adesso ipotizza che la bambina possa essere rapita per sbaglio. Sembra che dietro a tutta la vicenda ci sia un caso di droga che risale all'anno scorso.

Tra le persone coinvolte una donna, implicata in un affair di droga, e che avrebbe una bambina dell'età di Kata e che, come la famiglia della piccola Kataleya, viveva all'ex Astor.

Gli rumors nascerebbero da una confidenza fatto allo zio paterno di Kata da parte di un narcotrafficante, estradato dall'Italia in un carcere del Perù. Da qui la decisione della Procura di voler interrogare i due uomini.

 

 

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