C'era un solo precedente

Stese l'avversario con uno sgambetto, tecnico squalificato 40 giorni

L'allenatore del Subbiano fermato fino al 25 ottobre. Ancora in bilico la ripetizione della partita

Stese l'avversario con uno sgambetto, tecnico squalificato 40 giorni
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Se la cava con una punizione tutto sommato blanda Alessio Guidotti, l'allenatore del Subbiano che domenica scorsa è entrato in campo e ha sgambettato il giocatore del Pontassieve lanciato a rete in una travolgente azione di contropiede della prima giornata del campionato di Promozione.

Un mese e mezzo di squalifica

Il tecnico dovrà rimanere lontano dalla panchina fino al 25 ottobre, un mese e mezzo di squalifica che vale sei turni del torneo ma che gli consentirà di tornare in campo da domenica 27 del prossimo mese. Alla sua società, il Subbiano, il giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti della Toscana, affibbia una multa di 250 euro, per responsabilità oggettiva «del contegno del proprio tesserato che veniva meno ai principi di lealtà sanciti dall'articolo 4 del codice di giustizia sportiva».

La riserva sul ricorso del Pontassieve

E' grossomodo la stessa motivazione che giustifica la squalifica di Guidotti: «A gioco in svolgimento entrava indebitamente in campo con il chiaro intento di interferire con l'azione di un calciatore avversario e nel riuscirvi si rendeva colpevole di una condotta gravemente antisportiva». Il giudice invece si riserva di decidere sul ricorso presentato dal Pontassieve, sul cui campo si è svolta la partita e che ora chiede la vittoria a tavolino o quantomeno la ripetizione dell'incontro. Se ne riparlerà nelle prossime settimane.

Solo un precedente simile

Il giudice sportivo della Lega dilettanti toscana si è insomma trovato a decidere su una situazione per la quale non aveva regole consolidate. A quanto si riesce a ricostruire, c'è un solo esempio del passato che è avvicinabile a questo, una partita di serie D del 1998 fra Poggibonsi e Narnese, nella quale l'allenatore dei senesi, Brunero Bianconi, entrò in campo, come racconta lui stesso, a contrastare un attaccante umbro. Il risultato però fu molto diverso, perché il giocatore atterrato riuscì a rialzarsi e segnare. Non ci fu danno, quindi, per la squadra che aveva subito il fallo, come invece è successo al Pontassieve.

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