Degrado in Piazza Santo Spirito, titolare di un locale aggredito da una banda di ragazzi
Sarebbero stati circa una dozzina i ragazzi, tutti tra i 17 e i 18 anni, ad accerchiare e pestare l'uomo nel suo locale
Aveva appena fatto ritorno dopo l'incontro sulla sicurezza svoltosi alla Basilica di Santo Spirito, dove erano stati invitati anche i candidati a sindaco di Firenze. Erano circa le 23:20 di sabato 1° giugno, quando Bartolomeo Cosattini - titolare di Pitta M'Ingolli - ha sorpreso quattro ragazzi chiusi dentro al bagno del suo locale che si affaccia proprio su Piazza Santo Spirito. Invitati ad uscire, i quattro giovani si sono prima impuntati e poi hanno chiamato i rinforzi.
L'aggressione
A raccontare quanto accaduto è La Nazione, direttamente dalle parole del titolare. Alla fine erano circa 12 i ragazzi - italiani, nord africani e albanesi tra i 17 e i 18 anni - che erano entrati nel bagno del locale, sorpresi da Cosattini a sniffare cocaina dallo schermo del proprio telefono. Il titolare li ha invitati ad uscire dal locale ma uno di loro si è agitato minacciandolo pesantemente. Uno dei quattro, mentre l'uomo cercava di convincerli ancora ad uscire, ha così chiamato gli altri membri della banda.
Così circa altri 8 ragazzi si sono spostati dalla piazza al locale ed hanno iniziato a spingere e colpire con dei pugni il titolare. Addosso all'uomo sono piovuti anche diversi oggetti come bottiglie e bicchieri di vetro, ferendolo dietro il collo. Dopo aver rifilato all'uomo una scarica di botte, la gang è fuggita evitando l'arrivo delle forze dell'ordine. Al momento dell'aggressione nel locale erano presenti anche altre persone: una cliente si è fatta male ad una caviglia nella fuga, un altro è caduto a terra.
"Non ci sono più le condizioni per poter lavorare", ha detto Cosattini rammaricato al quotidiano. "Denunciamo da mesi la situazione di pericolo. Serve una presenza maggiore di forze dell'ordine in piazza". I ragazzi solitamente portano l'alcol da fuori e lo consumano in piazza, utilizzando i bagni pubblici per i loro scopi, almeno fino a che questi restano aperti. Un degrado che in piazza va avanti ormai da mesi e dove le aggressioni non sono purtroppo cosa nuova.
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