Maxi intossicazione alimentare a Montecatini, ricoverate tre scolaresche in gita
A sentirsi male gli ospiti di un hotel di Montecatini i quali avrebbero tutti mangiato nella stessa struttura. In corso gli accertamenti sul cibo
Sono 52 le persone ricoverate negli ospedali toscani per un'intossicazione alimentare. È accaduto a Montecatini, all'hotel Nizza et Suisse di viale Verdi quando attorno alle 2 della notte tra giovedì 4 e venerdì 5 aprile 2024, persone appartamenti a tre scolaresche in gita hanno iniziato a sentirsi male, accusando disturbi gastrointestinali a carattere acuto. Scattato l'allarme al 118, le persone sono state trasferite nei Pronto Soccorso di Pescia e Pistoia, Lucca e Prato, Empoli e San Giovanni di Dio. Una grossa emergenza nella notte per l'Asl che ha coordinato le operazioni.
Accertamenti in corso
Le persone colpite dall'intossicazione sono studenti in gita in Toscana. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che tutti abbiano cenato in una precisa struttura di Montecatini, dove potrebbero aver trovato il cibo contaminato. A lavoro i dipendenti di Asl per tutti i rilievi del caso, è caccia a cosa possa aver scatenato il problema. Per il momento sono stati fatti accertamenti sul cibo servito a cena, ai quali seguiranno una serie di analisi fino a rintracciare le cause e i responsabili dell'intossicazione.
I soccorsi
Ad essere soccorsi sono stati 20 ragazzi, oltre alla loro professoressa ed ad un adulto: 13 sono stati trasportati al Pronto Soccorso di Pescia e altri 7 in quello di Pistoia. Sono al momento tutti e 19 in buone condizioni di salute ma restano ricoverati in osservazione. Le scolaresche coinvolte sono in totale 3: Scuola ITET Carducci Galilei di Fermo; Liceo Scientifico Paolo Ruffini di Viterbo; una scolaresca di nazionalità serba. Si tratta di minori e giovani, in gita (due scolaresche), provenienti dalle regioni Lazio (Viterbo) e Marche (Fermo) e di 2 adulti: la professoressa e un dipendente dell'albergo.
Nel corso della mattinata si è aggiunto un altro gruppo di studenti di nazionalità straniera tra minorenni e adulti, che alloggiavano nello stesso albergo, e che hanno accusato gli stessi sintomi, in totale 33, ed a questo punto la Centrale Operativa 118 Pistoia-Empoli ha attivato le direzioni sanitarie anche dei presidi ospedalieri di Lucca, Prato, Empoli e San Giovanni di Dio e Prato, oltre a quelle di Pescia e Pistoia, già allertate, che si sono subito attivate per accogliere gli ulteriori pazienti in arrivo e trasportati con i mezzi soccorso: ulteriori 5 sono stati ricoverati a Pescia e ulteriori 4 Pistoia, 9 a Lucca, 5 a Empoli, 5 a Prato e 5 al San Giovanni di Dio di Firenze. I minorenni sono 18 e gli adulti 15. Anche questi ultimi pazienti restano in osservazione.
Le centralizzazioni nei presidi dell'Azienda sono state tutte coordinate dalla Centrale Operativa 118. L'intervento ha avuto carattere interaziendale per il coinvolgimento anche della AUSL Toscana nord-ovest con il presidio di Lucca.
Fin da stamattina è stato attivato anche il Dipartimento di Prevenzione che, attraverso le varie strutture (igiene pubblica e sicurezza alimentare), ha avviato l'inchiesta epidemiologica finalizzata ad individuare le cause che hanno determinato la sintomatologia ed il successivo ricovero nei pazienti.