Nessun premio per "Io Capitano" e la battuta sugli ebrei che ha fatto polemica, non è stata una notte da Oscar per Ceccherini
Il film di Matteo Garrone di cui il comico toscano è co-sceneggiatore era tra i nominati come miglior film internazionale
Non è stata fortunata la lunga notte degli Oscar per l'Italia. Il film in gara, "Io Capitano", firmato dal regista romano Matteo Garrone e scritto insieme al comico toscano Massimo Ceccherini, non ha ricevuto premi.
Sette statuette se l'è aggiudicate Oppenheimer: miglior film, miglior attore protagonista (Cillian Murphy) e comprimario (Robert Downey Jr), miglior regista Christopher Nolan e poi montaggio, fotografia e miglior colonna sonora originale: il maxi-biopic di Universal sul padre della bomba atomica Robert J.
"Io Capitano" ha incassato la delusione battuto da "La zona di interesse", il film importante del britannico Jonathan Glazer sull'Olocausto raccontato da fuori delle mura di Auschwitz, che ha conquistato anche l'Oscar per il miglior sonoro.
Il comico toscano Massimo Ceccherini che non ha fatto parte della spedizione americana di Rai Cinema (produttore del film insieme ai belgi di Tarantola), nella giornata di domenica 10 marzo ha partecipato alle principali trasmissioni televisive. Durante il programma "A Ruota Libera" su Rai 1, a poche ore dalla premiazione, si è lasciato scappare un'affermazione che ha generato numerose polemiche: "Io Capitano è bello ma tanto non vinceremo perché vinceranno gli ebrei".
Parole che hanno visto la reazione delle comunità ebraiche: "È gravissimo e inaccettabile che Massimo Ceccherini, candidato all’Oscar per la sceneggiatura di Io Capitano, abbia rilanciato a ‘Ruota Libera’ su Rai1 uno dei più tristi abusati stereotipi antisemiti, sostenendo che il suo film merita di vincere ma non vincerà in quanto ‘vinceranno gli ebrei, perché quelli vincono sempre” hanno dichiarato Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma, e Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano.
Ceccherini questa mattina, dopo l'esito degli Oscar, si è scusato: "La colpa è mia che sono un imbianchino. Mi sono spiegato male, io intendevo il film degli ebrei, l’argomento. Posso chiedere scusa se qualcuno ha capito male. Io intendevo parlare di film, stavo giocando, stavo parlando di film con quell’argomento. Ammetto che forse se non dicevo niente era meglio. Chi mi ha sgridato più di tutti è mia moglie. Comunque un po’ di delusione c’è, è naturale. Io Capitano rimane un film bellissimo, resta per me un sogno aver lavorato con un grandissimo regista come Garrone”.
"Io Capitano" è una storia che racconta il viaggio di due ragazzi africani che attraversano il Mediterraneo per raggiugnere l’Italia, passando attraverso deserto, detenzione in Libia e i pericoli del mare.
Massimo Ceccherini ha passato la serata nel piccolo paese di Cireglio, borgo collinare sopra Pistoia dove dove abita da dieci anni insieme alla compagna Elena e dove da bambino aveva vissuto anche la stella del basket americano Kobe Bryant.